Quale immagine della persona arriva agli adolescenti dalla Tv?
Che modelli vengono proposti? Chi è la tele-persona?
Quale ruolo per educatori, scuola e famiglia?
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Sono moltissime le domande che stanno alla base dell'indagine che ha portato alla realizzazione del volume
Immagini della persona
adolescenti, tv, educazione
che sarà presentato
dal Magnifico Rettore della Pontificia Università Salesiana
don Carlo Nanni
Sarà don Carlo Nanni, Magnifico Rettore della Pontificia Università Salesiana di Roma ad illustrare, giovedì 26 novembre (ore 20.45) il volume Immagini della Persona. Adolescenti, Tv, Educazione curato da Mino Conte (Carocci Editore), che raccoglie e documenta i risultati della ricerca antropologica e pedagogica sull'immagine della persona veicolata dalla tv, promossa dalla Fondazione Girolamo Bortignon per l'educazione e la scuola.
La serata, che si svolgerà nel Teatro-Aula Magna della Facoltà Teologica del Triveneto (via del Seminario 29 a Padova), con inizio alle ore 20.45, prevede i saluti di don Andrea Toniolo, preside della Facoltà Teologica del Triveneto e di Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha sostenuto la realizzazione della ricerca.
L'introduzione sarà affidata a Michele Panajotti, presidente della Fondazione Girolamo Bortignon, quindi la parola passerà a don Carlo Nanni per la presentazione della ricerca.
Seguirà il dibattito e l'intervento conclusivo del vescovo di Padova mons. Antonio Mattiazzo.
Modera l'incontro Chiara Gaiani, giornalista e presidente dell'Unione cattolica stampa italiana di Padova.
Sarà presente il curatore del volume, prof. Mino Conte.
Il volume - Immagini della Persona. Adolescenti, Tv, Educazione - affronta l'impatto educativo che l'immagine di persona veicolata dal mezzo televisivo esercita sulla fascia di età compresa tra i 14 e i 19 anni, in termini di modellizzazione imitativa e formazione di attitudini, comportamenti personali e di relazione, scelte e valutazioni preferenziali, criteri di significatività e di verità.
Le tele-persone appartengono al più vasto ambiente educativo e di apprendimento entro cui i giovani progressivamente strutturano la loro identità personale e sociale. La comprensione del profilo antropologico implicato nella programmazione televisiva, lo smontaggio critico del suo dispositivo, la valutazione pedagogica conseguente e l'indicazione di un modello educativo possibile costituiscono le finalità della ricerca.
La ricerca sull'antropologia della tele-persona è stata realizzata dal professor Mino Conte in collaborazione con un gruppo di docenti e ricercatori del dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università di Padova, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Dopo una prima fase in cui si è tracciato un profilo ricapitolativo della tele-persona, la ricerca è proseguita attraverso la somministrazione di un questionario on line su un campione di circa 700 ragazzi/e tra i 14 e i 19 anni. Questionario che riguardavano informazioni di carattere generali sull'intervistato, il consumo televisivo, la tipologia dei programmi, le fasce orarie, il tempo medio occupato davanti allo schermo e, infine, l'impatto delle 'tele-persone' in termini di immaginario, di modellazione attitudinale - comportamentale e d'identificazione proiettiva.
Una seconda fase dell'indagine ha visto la realizzazione di focus group per approfondire maggiormente alcune questioni.
Ne è seguita una valutazione complessiva che ha dato una lettura pedagogica, per insegnanti ed educatori; ha colto l'emergenza educativa come emergenza antropologica; ha evidenziato il ruolo della famiglia dinanzi alla sfida della 'nuova televisione' e infine valutato l'impatto esercitato dalle 'tele-persone' nei confronti della disabilità.
comunicato stampa 240/2009
Padova, 24 novembre 2009
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