ADOLFO MARIA PÉREZ ESQUIVEL (Buenos Aires, 26 novembre 1931), argentino, pacifista, architetto e scultore, nel 1980 è stato insignito del Premio Nobel per la Pace per il suo impegno contro le dittature, i massacri e i crimini contro l'umanità di cui egli stesso fu vittima.
«Restai come paralizzato, non potevo smettere di guardare né di sentire un tremore nel profondo dell'animo mentre le lacrime correvano sulle mie guance. 'Dios no mata', 'Dio non uccide', era scritto con il sangue. Una donna o un uomo, in quel momento limite della vita e della morte, nel dolore della tortura compì un atto di profonda fede e scrisse con il suo stesso sangue Dios no mata, Dio non uccide»: si legge nella biografia curata da Arturo Zilli - dal titolo appunto Dios no mata - in cui Esquivel racconta la sua tragica esperienza nel 'tubo', una prigione bassa lunga e stretta.
Picchiato, torturato con le scariche elettriche, portato sui voli della morte, Esquivel è testimone di quel pezzo di tragica storia che conta circa 30 mila desaparecidos e lo sterminio di migliaia e migliaia di oppositori al regime.
La sua tenacia e resistenza gli hanno permesso di resistere e di meritarsi il premio Nobel per la Pace nel 1980.
Ora, nonostante l'età avanzata, Esquivel continua a girare il mondo, per portare la sua testimonianza e a promuovere iniziative di pace, umanitarie e contro le ingiustizie sociali.
Con questo spirito è stato invitato dal Centro Missionario di Padova per il convegno diocesano missionario che si terrà all'Opera della Provvidenza di Sarmeola la mattina di domenica 17 marzo, dalle 9 alle 13.
Un'occasione di incontro testimonianza, e confronto che è allargata alla cittadinanza.
Inoltre grazie alla collaborazione del Comune di Padova, del Comune di Vicenza e della Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Vicenza, Pérez Esquivel potrà incontrare, durante la sua permanenza in Italia, giovani e adulti.
Il primo appuntamento è domenica 17 marzo, all'Opera della Provvidenza Sant'Antonio di Sarmeola di Rubano, dove dalle 9 alle 13 si terrà il convengo missionario diocesano dal titolo Non solo parole. Cambiare il mondo dal basso!
L'incontro prevede un momento di accoglienza e di contemplAzione fino alle ore 10, quindi ci sarà l'incontro pubblico con Adolfo Pérez Equivel e dopo una breve pausa, un dibattito articolato su tre temi: pace, giustizia e nonviolenza; impegno civile e politico; salvaguardia dell'ambiente.
Il giorno seguente, lunedì 18 marzo, il Premio Nobel sarà ospite dell'Istituto Leon Battista Alberti di Abano Terme, dove, dalle 8.30 alle 13.05, incontrerà i ragazzi delle quarte e quinte di tutti gli indirizzi scolastici.
Nel pomeriggio sarà accolto dal sindaco di Padova, Flavio Zanonato, alle ore 17, e alle ore 18 sarà ospite della seduta del Consiglio Comunale di Padova dove gli verrà consegnato il sigillo della città.
Martedì 19 marzo, dalle 9 alle 11, incontrerà gli studenti degli istituti Bernardi e Marconi di Padova. È previsto anche un incontro personale con il vescovo di Padova mons. Antonio Mattiazzo.
Nel pomeriggio di martedì si sposterà a Vicenza dove alle 20.30 terrà un incontro-testimonianza al Palazzo delle Opere sociali mentre mercoledì 20 marzo concluderà la sua permanenza nel Nordest con un incontro pubblico nel Centro Balducci di Zugliano di Udine.
Con la sua presenza di Adolfo Pérez Esquivel sostiene il progetto per l'infanzia in stato di vulnerabilità sociale portato avanti dalla Fondazione Serpaj (Servicio Paz Y Justicia) di cui è presidente. Serpaj è un'organizzazione sociale di ispirazione cristiano-ecumenica la cui finalità è promuovere i valori della cultura della pace e della non violenza attiva, la risoluzione alternativa dei conflitti e la difesa dei diritti umani.
CS 57/2013
Padova, 8 marzo 2013
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