Don Luca Ferro, classe 1975, ordinato nel 2000, fino allo scorso settembre amministratore parrocchiale di San Giacomo di Albignasego e Lion (Pd), in questi giorni sta preparando la valigia per trasferirsi a San Severino Marche, nella diocesi di Camerino-San Severino Marche, guidata dal vescovo mons. Francesco Giovanni Brugnaro, che ha radici nella Diocesi di Padova, per un progetto di collaborazione e aiuto tra le chiese.
Un impegno di servizio pastorale “dislocato” e “temporaneo” in aiuto di una chiesa fortemente provata dal terremoto dello scorso anno, che ha distrutto e raso al suolo case e chiese e che chiede aiuto e sostegno alle chiese locali.
«La Chiesa di Padova – spiega il vicario generale della Diocesi di Padova, don Giuliano Zatti, che proprio nei prossimi giorni visiterà le zone dove andrà don Luca Ferro – ha risposto ad una richiesta del vescovo di Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, che chiedeva una forma di collaborazione e di sostegno anche con la presenza di qualche sacerdote, specie dopo l’ultimo terremoto che ha colpito il Centro Italia. La presenza di don Luca Ferro in quelle terre che portano segni evidenti di distruzione, rappresenta uno scambio fraterno di Chiese, è un modo concreto di sostenersi fra chiese, di prendersi in carico il disagio e le ferite di una popolazione. Anche lì c’è un tessuto umano da ritessere oltre che un tessuto artistico e urbano da ricostruire. Questo progetto che ci vede coinvolti, come Chiesa di Padova, ci aiuta a tenere sempre aperti gli orizzonti, a guardare il mondo che ci sta attorno: La mia parrocchia vasto mondo, era il titolo efficace di un piccolo libro di Yves Congar. Questa attenzione ci porta a non scordare quanto ci succede attorno, nonostante magari le nostre fatiche personali e di Chiesa padovana. Nel progetto c’è anche in programma un’esperienza rivolta ai preti diocesani in quelle zone, subito dopo Pasqua. Ed esperienze di incontro e scambio si potranno fare anche con gruppi, giovani e piccole forme di gemellaggio».
Da parte sua don Luca Ferro, fresco di licenza in teologia pastorale e fortemente colpito dalla visita in quelle terre drammaticamente ferite dal terremoto, ha accolto la proposta nata dall’incontro dei due vescovi Brugnaro e Cipolla: «Ho compreso la situazione drammatica e la sensibilità del vescovo Claudio che ha percepito tutta forza presente nella richiesta di mons. Brugnaro. Ma solo quando sono andato a visitare la diocesi ho capito per davvero la gravità di questo terremoto».
Don Luca Ferro sarà inserito in un’équipe pastorale composta dal vicario foraneo mons. Aldo Romagnoli e altri quattro sacerdoti tra cui un missionario fidei donum del Camerun e un monaco cistercense. Molto dell’impegno pastorale sarà orientato all’ascolto di tanti animi addolorati e segnati e alla ricostruzione anche interiore delle persone.
Mons. Brugnaro, intervistato dal settimanale diocesano La Difesa del popolo, di domenica 12 novembre sottolinea la sua gratitudine: «Sono molto grato al vescovo Claudio per la comprensione che ha dimostrato per la nostra chiesa. Stiamo attraversando un disastro drammatico. 40 dei nostri parroci sono sfollati, assieme a 22 mila abitanti. Camerino, Visso, Pieve Torina sono i comuni più colpiti».
CS 159/2017
Padova, 10 novembre 2017