cs 197 Venti nuovi catecumeni

Il rito di ammissione al Catecumenato ha aperto l’assemblea diocesana di inizio anno pastorale

Provengono da Bulgaria, Albania, Nigeria, Costa Rica, Isole Mauritius, Thailandia. Tre sono italiani. In tutto venti. Giovani adulti che stamane (sabato 1 ottobre) hanno vissuto il Rito di ammissione al Catecumenato, presieduto dal vescovo Claudio. Un rito ricco di simboli, di «gesti rituali che esprimono la relazione tra Cristo Buon pastore e i catecumeni, pecore del gregge», che si è svolto nella prima parte sul sagrato e successivamente all’interno della Cattedrale di Padova.

I venti nuovi catecumeni, sono stati chiamati per nome dal vescovo (perché il Signore li conosce uno a uno); è stato dato loro un nome cristiano; sono stati segnati con la croce sulla fronte, sulle orecchie sugli occhi, sulla bocca, sul petto e sulle spalle e hanno varcato la soglia della Cattedrale: la chiesa è il “recinto delle pecore” di Gesù Buon Pastore. Al termine della liturgia della Parola è stato consegnato loro il Vangelo e sono stati congedati. Ora inizia un cammino di circa due anni che li porterà a ricevere i sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia) nella Veglia Pasquale.

catecumeni

Il Rito di ammissione al Catecumenato è stato collocato prima dell’Assemblea diocesana con cui si apre l’anno pastorale 2016-2017. «Sono contento di questa introduzione con il Rito di Ammissione al Catecumenato – ha esordito il vescovo Claudio Cipollaè come quando sta per arrivare un bambino: la famiglia si ripensa. Oggi inizia un percorso per questi nuovi figli e noi riconosciamo che è caduto su di loro il seme della Parola». Ma anche le comunità sono chiamate a rinnovarsi. L’invito perciò è a diventare sempre più una Chiesa che è madre, grembo, casa per tutti e chiamata a generare nuovi figli.  «Essere cristiani è una scelta profonda, che ci coinvolge. Il modello di chi chiede il battesimo da adulto è il nostro modello. Dobbiamo cambiare molte abitudini ispirandoci ai catecumeni», ha rilanciato il vescovo alla rappresentanza di tutto il territorio della Diocesi (parroci, membri dei consigli pastorali parrocchiali, delle aggregazioni laicali, laici e religiosi). Senza dimenticare l’attenzione ai poveri, perché «non possiamo educare alla fede dimenticando il servizio ai poveri».

Congedati i catecumeni, l’Assemblea diocesana ha visto il saluto del vicepresidente del Consiglio pastorale diocesano, Stefano Bertin, che si è soffermato sul tema dell’anno pastorale “In questa sosta che la rinfranca”, che è un’esortazione a «sostare insieme e chiederci “chi siamo”» e in questa prospettiva: «La presenza dei catecumeni tra noi è l’occasione per rinnovare la nostra fede nel Risorto e la nostra appartenenza alla Chiesa: sentirci uniti da una stessa chiamata e pronti ad assumerci una comune missione». Ma è anche un sostare insieme per chiederci “per chi siamo”: e il pensiero di Bertin va al territorio, alla storia delle comunità, che chiedono oggi «un’aggiunta d’amore» e la «capacità di allargare lo sguardo», di fronte alla crisi nel suo complesso – economica e di senso – al mondo che bussa alle nostre porte. «C’è bisogno – ha concluso – di una comunità cristiana capace di complessità. Impegnata ad ascoltare e interpretare i “segni dei tempi” e pronta a cooperare per il bene comune».

assembleaL’assemblea è proseguita con gli interventi di don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la Pastorale, che ha sottolineato alcune attenzioni e strumenti per l’anno pastorale, approfonditi da don Giorgio Bezze, direttore dell’Ufficio diocesano per l’Annuncio e la catechesi, Paolo Arcolin, membro della presidenza del Consiglio pastorale diocesano; Nicolò Capuzzo, referente vicariale della comunicazione e don Paolo Zaramella, coordinatore del Sinodo dei giovani, annunciato a Cracovia dal vescovo Claudio. Un sinodo che inizierà il 3 giugno 2017 e si concluderà con la veglia di Pentecoste il 19 maggio 2018. Quello che parte ora è infatti un anno di preparazione e di sensibilizzazione, in cui lavorerà un’apposita commissione.

L’Assemblea diocesana si può riascoltare e vedere nel nuovo sito della Diocesi di Padova (www.diocesipadova.it), messo on line, proprio in occasione di questo evento di Chiesa.

CS 197/2016

Padova, 1 ottobre 2016