cs 256_TORNADO IN RIVIERA DEL BRENTA

174.400 euro. A tanto ammonta la colletta diocesana a favore delle famiglie colpite dal tornado dello scorso 8 luglio. La Chiesa di Padova aveva invitato le comunità parrocchiali a una colletta straordinaria per la domenica 19 luglio 2015 e affidato a Caritas il coordinamento e la sensibilizzazione. La risposta è stata generosa e sono state molte le realtà o le singole persone che hanno continuato in questi mesi a contribuire con piccoli o grandi somme per essere vicini alle popolazioni così duramente ferite dal tragico evento atmosferico. Ora è il tempo di distribuire questa generosità.
 
Il criterio scelto dalla Chiesa di Padova, e condiviso con i parroci della comunità colpite di Cazzago, Dolo e Sambruson e le rispettive amministrazioni comunali, è di consegnare 400 euro a ogni famiglia che abbia subito un danno superiore ai mille euro e che abbia presentato al proprio comune una richiesta di risarcimento.
 
In tutto le famiglie individuate sono 436: 180 famiglie a Dolo e Sambruson e 256 a Cazzago.
È un piccolo segno di vicinanza e di solidarietà, un contributo minimo che non risolverà le situazioni di disagio, né sanerà le ferite umane e psicologiche che questa esperienza ha provocato, ma vuole essere il simbolo diffuso, per tutte le famiglie colpite, di una comunità cristiana vicina e presente indistintamente. Una piccola tessera nel mosaico della ricostruzione.
 
Nei prossimi giorni don Davide Zaffin, parroco di Cazzago; don Alessandro Minarello, parroco di Dolo e don Amelio Brusegan, parroco di Sambruson consegneranno di persona l’assegno alle famiglie delle loro comunità accompagnato da un messaggio firmato anche dall’amministratore diocesano, mons. Paolo Doni.
 
Da parte loro i parroci delle comunità coinvolte dal tornado ringraziano la Diocesi di Padova, le comunità parrocchiali e i fedeli per la generosità e Caritas Diocesana per essersi fatta tramite per la colletta e la sensibilizzazione: «Ci impegniamo a consegnare alle famiglie colpite un segno uguale per tutti di vicinanza e prossimità».

Padova, 7 ottobre 2015
cs 256/2015

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