cs 309_NOVEMBRE FILOSOFICO 2015

Terzo appuntamento lunedì 23 novembre, del Novembre filosofico, iniziativa curata dai gesuiti del Centro Giovanile Antonianum, sotto la direzione di Nicola Gobbi, in collaborazione con Filosofia di vita-Dialogo tra buon senso e sapienza, Fondazione Centro Studi filosofici di Gallarate e, per quanto riguarda la rassegna cinematografica, con l’Ufficio diocesano di Pastorale della Comunicazione.
Il ciclo vede il consueto abbinamento tra la rassegna cinematografica pomeridiana e le conferenze filosofiche serali. Il tutto alla multisala Mpx di via Bonporti 22 a Padova. Filo conduttore dell’edizione 2015 è Sesso, declinato nei binomi: sesso e amore; sesso e potere; sesso e genere; sesso e religione.
Come di consueto l’appuntamento è alle ore 17.45 con la proiezione del film, seguita dal commento del filosofo Umberto Curi e in serata, alle 21, la conferenza filosofica.
Prima di ogni proiezione ci sarà un’introduzione di contestualizazione dell’opera proposta e del regista a cura di Arianna Prevedello, responsabile progetti dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Comunicazione e del padre gesuita esperto di ginema Guido Bertagna.


Il secondo appuntamento lunedì 23 novembre, verrà proiettato il film Viviane di Ronit Elkabetz, Shlomi Elkabetz e in serata la conferenza su sesso e genere con Laura Boella (filosofia morale, Milano) e Lorenzo Bernini (filosofia politica, Verona)


Biglietto intero per la proiezione del film: € 5
Ridotto studenti € 4,50
Info: www.multisalampx.it


La scheda del film VIVIANE


Lunedì 23 novembre, ore 17.45
Multisala Pio X – via Bonporti 22, Padova
con Ronit Elkabetz(Viviane), Menashe Noy (Carmel), Simon Abkarian (Elisha), Sasson Gabai (Shimon), Eli Gornstein (Presidente della corte), Gabi Amrani (Funzionario), Rami Danon (primo vicepresidente), Roberto Pollak (secondo vicepresidente)
Israele, il processo di Viviane è il calvario giuridico che la donna ha dovuto affrontare per ottenere il divorzio dal marito Elisha. L'uomo, infatti, nonostante la lunga separazione non vuole dare il suo consenso davanti all'unica autorità giudiziaria competente per i casi di divorzio in Israele: la Corte rabbinica.
Nonostante tutto Viviane ha deciso di lottare per la sua libertà e soprattutto per la sua dignità.

cs 309/2015
Padova, 21 novembre 2015

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