Fondi ‘ lavoro e attività sociali ‘ impegno formativo

 


Sono passati tre anni ma le conseguenze dell'alluvione di novembre 2010 nella provincia di Padova sono ancora palpabili. Caritas diocesana, da parte sua, aveva subito avviato una raccolta fondi (per un totale raggiunto di 408.675.35 euro - la rendicontazione di questo primo progetto è stata presentata alla stampa venerdì 25 febbraio 2011, a distribuzione avvenuta) che ha poi convogliato in aiuti diretti a sostegno delle famiglie alluvionate.

 

 

Successivamente, grazie a fondi messi a disposizione da Caritas nazionale per le popolazioni alluvionate, Caritas diocesana ha destinato altri fondi e strutturato un secondo progetto per inserimenti lavorativi e di sostegno al reddito di disoccupati nei territorio alluvionati con la collaborazione e il contributo del Fondo Straordinario di Solidarietà e della Regione Veneto.

 

Questo secondo progetto ha visto il coinvolgimento di quattro comuni del Padovano (Casalserugo, Ponte San Nicolò, Veggiano e Bovolenta) e delle parrocchie del territorio, la realizzazione di 22 percorsi lavorativi per altrettante persone, la sistemazione di quattro aree danneggiate dall'alluvione e l'avvio di percorsi formativi a cura del Centro Toniolo e della Fondazione Lanza.

 

 

I FONDI UTILIZZATI

Il tutto per un totale di 176.402,43 euro di investimento (121.982, 39 da Caritas; 20.711,11 dal Fondo straordinario di solidarietà; 18.452,50 dalla Regione; 14.856,43 da cofinanziamenti cooperative-comune).

Il progetto in partenza prevedeva l'impegno di 50 mila euro provenienti da Caritas Nazionale e di 80 mila euro di Caritas Diocesana destinati a dare un'opportunità di inserimento lavorativo e di sostegno del reddito di persone in stato di disoccupazione nei territori colpiti dall'alluvione del novembre 2010 e per sistemare stabili soprattutto di carattere pubblico colpiti dagli eventi alluvionali. Inoltre grazie alla partecipazione di Etra con il Progetto Lavoro collegato al Fondo Straordinario di Solidarietà è stato possibile un risparmio organizzativo e un sensibile abbattimento di alcune spese dal recupero dell'Iva allo smaltimento dei materiali.

 

 

 

INSERIMENTI LAVORATIVI E ATTIVITà SOCIALI

 

 

 

Comune di CASALSERUGO: (39.612,84 euro)

Otto persone coinvolte, di cui quattro in attività di pulizia, due in manutenzioni ambientali e due in inserimento dati. Sono state coinvolte tre cooperative sociali. Due persone hanno proseguito la propria esperienza lavorativa al termine del periodo previsto; una sola persona non ha concluso il percorso.

 

 

 

Comune di VEGGIANO: (29.376,47 euro)

 

Otto persone coinvolte, tre in attività di manutenzioni edili (sanificazioni domiciliari, recupero ex casa genio civile), due in attività di pulizia, uno in inserimento dati, una come operatore Oss e un cuoco. Il comune ha scelto che metà fossero utilizzate in lavori per conto del Comune e per metà indirizzando le persone verso due cooperazione sociale per favorire il reingresso nel mondo del lavoro. Tre hanno proseguito il proprio lavoro anche dopo la fine del progetto e due di queste hanno mantenuto occupazione in maniera stabile.

 

 

Comune di PONTE SAN NICOLò: (23.123,12 euro)

 

Quattro le persone coinvolte in attività di manutenzione ambientale ed edile. Due le cooperative sociali coinvolte. Tre persone hanno trovato impiego continuativo nelle due cooperative. Per la quarta è stato possibile realizzare una presa in carico da parte dei servizi competenti.

 

 

 

Comune di BOVOLENTA: (7.260 euro)

 

Due persone coinvolte in attività del Comune attraverso la collaborazione di una cooperativa sociale. L'attività non ha prodotto risultati continuativi.

 

 

 

OPERE DI CARATTERE PUBBLICO (52.030 euro)

 

 

Casalserugo: sono stati sistemati i locali tecnici, l'ingresso e tutti i muri perimetrali del municipio, aree che erano state oggetto di allagamento e che non erano più state sistemate.

Veggiano: è stato interamente recuperata l'ex casa del genio civile, che diventerà sede della protezione civile e delle associazioni.

Ponte San Nicolò: con la partecipazione della parrocchia di Roncaiette e del Comune si è provveduto al recupero della cappella del cimitero di Roncaiette e di una cappellina di un giardino privato aperto al pubblico.

 

 

 

PERCORSI CULTURALI (10 mila euro)

I fondi destinati da Caritas nazionale alle popolazioni alluvionate prevedevano anche la realizzazione di percorsi formativi e pastorali. Per quanto riguarda questo aspetto, grazie a Centro Toniolo e Fondazione Lanza, è stato organizzato un percorso formativo culturale e di responsabilizzazione delle comunità, dal titolo Dall'alluvione alla siccità. Comunità custodi del territorio. Un itinerario strutturato in tre appuntamenti che è stato proposto in primavera nella zona di Veggiano Casalserugo e ora viene riproposto a Ponte San Nicolò e Bovolenta (nei giorni 10, 17 ottobre e 2 novembre, programma allegato).

 

 

GESTIONE PROGETTO (15 mila euro)

Infine 15 mila euro sono stati impegnati per la gestione del progetto da parte di Confocooperative Padova.

 

CS 206/2013
Padova, 7 ottobre 2013

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