Honduras. Il golpe dimenticato

Padre André Tamayo, prete e leader ecologista del Movimento ambientalista del Olancho (Mao), fin dai primi anni '90, è stato a fianco della popolazione honduregna nella lotta per la salvaguardia delle foreste della regione di Olancho, nel nord dell'Honduras.

Minacciato più volte di morte, già prima del golpe militare, nel 2004 ha vinto il premio 'Nobel alternativo per l'ambiente' e nel 2010 ha ricevuto il riconoscimento internazionale 'Honor et Dignitas' (dedicato alla memoria di padre Ernesto Balducci) «per il suo impegno infaticabile e rischioso per la giustizia, i diritti umani, la pace e la salvaguardia dell'ambiente vitale». 

Dal 2009, anno del colpo di stato, padre Tamayo ha dovuto abbandonare l'Honduras, ma continua a sensibilizzare l'attenzione sul suo popolo: dal giorno del colpo di stato in Honduras sono state uccise e rapite centinaia di persone e calpestati i diritti umani nel silenzio più totale dei mezzi di informazione nazionali e internazionali. 

Padre Tomayo, domani martedì 22 marzo, sarà a Padova per un incontro pubblico in programma all'Antonianum di Prato della Valle 56, alle ore 21, per dare voce alla realtà delle vittime di questo paese di cui si parla perché ospita l'Isola dei famosi, ma non per i soprusi e le torture.

La serata è promossa da Centro Missionario Diocesano, Centro Ernesto Balducci di Zugliano (Ud), Missionari comboniani di Padova, Antonianum-Centro ignaziano di cultura e formazione, Centro documentazione Paulo Freire agronomi e forestali senza frontiere.

 

 

CS 63/2011

Padova, 21 marzo 2011

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