Il vescovo Antonio ha amministrato i sacramenti dell’Iniziazione cristiana a un detenuto nella Casa di reclusione Due Palazzi di Padova

Commozione, raccoglimento ma anche molta gioia oggi nella Cappella della Casa di reclusione Due Palazzi dove il vescovo di Padova mons. Antonio Mattiazzo ha presieduto la concelebrazione eucaristica durante la quale ha impartito i sacramenti dell'Iniziazione cristiana ' Battesimo ' Cresima ' Eucaristia ' a una persona detenuta che sta scontando l'ergastolo ostativo (fine pena mai): Gaetano - che con il battesimo ha assunto anche il nome di Matteo - 46 anni compiuti ieri, originario della provincia di Caltanissetta.

A concelebrare, accanto al vescovo c'erano il cappellano del carcere don Marco Pozza; il rettore della Basilica del Santo padre Enzo Poiana; il vicario episcopale per l'apostolato dei laici don Renato Marangoni; il delegato per il clero don Giuseppe Zanon; il responsabile del Servizio per il Catecumenato della Diocesi di Padova don Gianandrea Di Donna e i diaconi permanenti Adriano Allegro e Marco Antonio Longo che ha seguito personalmente il percorso catecumenale di Gaetano.

 

Introducendo la celebrazione il vescovo Mattiazzo ha sottolineato come questo momento, pur vissuto in un luogo di pena e di sofferenza, rappresenta un «motivo di grande gioia e speranza in quanto Dio sa realizzare cose stupende, agisce potentemente nel silenzio» e soprattutto «a Lui nulla è impossibile». La corrispondenza poi con la festa della Visitazione, che ricorda l'incontro tra Maria - la Madre di Gesù - ed Elisabetta - ha detto il vescovo nell'omelia - evidenzia ancor più «i tratti di tenerezza di Dio Padre. Il Signore gode quando può rovesciare la sorte triste di una persona. Lui è amore misericordioso».

 

Ad assistere alla celebrazione il direttore del carcere Salvatore Pierruccio e gran parte degli ergastolani ostativi.

 

La celebrazione dei sacramenti per Gaetano/Matteo segue di una settimana quella del giovane albanese Armand/Davide (36 anni), celebrati da don Marco Pozza sabato 25 maggio. A cavallo tra questi due momenti di grazia alcuni detenuti, insieme al cappellano del Carcere, hanno partecipato al pellegrinaggio notturno sul Cammino di Sant'Antonio nella notte tra sabato 25 e domenica 26 maggio.

 

 
CS 143/2013
Padova, 31 maggio 2013

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