Insieme per la pace

Nel clima internazionale di violenza, sempre più di frequente nata da intolleranza per le differenze religiose, la giornata di domenica 16 gennaio, per la Diocesi di Padova, diventa l'occasione per ribadire con forza il messaggio lanciato da papa Benedetto XVI in occasione della 44a giornata mondiale per la pace 2011: Libertà religiosa, via per la pace e per celebrare la 97° Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che ha come tema 'Una sola famiglia umana'. Due messaggi che rivelano un'unica appartenenza al genere umano, indipendentemente dal proprio credo o dal colore della pelle e che rilanciano il principio fondamentale di uguaglianza e la non negoziabilità dei diritti umani fondamentali. «Il diritto alla libertà religiosa ' scrive papa Benedetto XVI ' è radicato nella stessa dignità della persona umana, la cui natura trascendente non deve essere ignorata o trascurata' Questa dignità, intesa come capacità di trascendere la propria materialità e di ricercare la verità, va riconosciuta come un bene universale, indispensabile per la costruzione di una società orientata alla realizzazione e alla pienezza dell'uomo».

 

Temi che si incroceranno nella marcia diocesana 'Insieme per la pace' che si terrà quest'anno a Este, domenica 16 gennaio, con inizio alle ore 15. Organizzata da Pastorale sociale, Azione cattolica, Federazione Scout d'Europa, Agesci, Csi, Acli, Noi associazione, Vicariato di Este e con il patrocinio del Comune di Este, la marcia sarà anticipata, come di consueto, da un momento di riflessione che avverrà in tre distinti posti della cittadina euganea (il Patronato SS. Redentore per la zona sud della Diocesi e Montagnanese; l'Accademia dell'artigianato per vicariato di Este e vicariati zona colli; il Palazzetto dello sport Paleste per il resto della Diocesi). Qui ci si ritroverà per un momento di riflessione e preghiera comune legato alla figura di un martire della fede molto vicino alla chiesa padovana: mons. Luigi Padovese, il vicario apostolico per l'Anatolia, ucciso il 3 giugno 2010 a Iskenderun, pochi giorni dopo essere stato proprio a Este, ospite della Scuola di Pace.

Sarà un modo per rendere omaggio a un credente, che ha testimoniato con la vita l'impegno per quel dialogo interreligioso fatto di relazioni umane che riconoscono nell'altro la dignità propria di ogni persona. La lettura di alcuni tratti del messaggio del papa per la Giornata per la pace, sarà intervallata da una videotestimonianza su mons. Padovese e dagli interventi di alcuni ospiti: il prof. Antonio Papisca, docente dell'Università di Padova (Patronato SS. Redentore); don Giuliano Zatti, docente di religioni non cristiane alla Facoltà Teologica del Triveneto e Ahmed Oufardou, presidente dell'Associazione marocchina di Padova (Paleste); e Pavel Bilha della comunità cattolica romena (Accademia dell'artigianato).

Dopo questo primo momento si avvieranno lungo le vie di Este i tre cortei, che si ritroveranno in piazza Maggiore: il marciare insieme sarà un segno pubblico di testimonianza, in spirito di semplicità e umiltà, in cui le fiaccole rappresenteranno la luce della speranza che si vuole offrire.

In piazza Maggiore ci saranno i saluti delle autorità cittadine e di Ahmed Oufardou, presidente dell'Associazione marocchina di Padova e il lancio di palloncini contenenti una preghiera universale per la pace (il palloncino sarà il simbolo della volontà di ogni cuore di raggiungere Dio e la necessità di una preghiera comune per la pace) quindi il corteo si dirigerà al Duomo di Santa Tecla dove il vicario generale mons. Paolo Doni presiederà la celebrazione eucaristica alle ore 17.30 (il vescovo Antonio è infatti impegnato nella visita pastorale ai missionari fidei donum padovani in Kenya).

 

La marcia diocesana Insieme per la pace si svolge nello stesso giorno in cui la Chiesa celebra la 97a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che, in questo 2011, richiama l'attenzione sull'unicità della 'famiglia umana'.

 

«Noi cristiani ' commentano don Marco Cagol delegato vescovile della Pastorale sociale e don Alessandro Spiezia, coordinatore diocesano della Pastorale giovanile ' sentiamo in questi giorni particolarmente forte la ferita di comunità sorelle che vengono fatte oggetto di violenze gravissime, da parte di persone che si mascherano dietro il simbolo di altre fedi. Questa sofferenza grande, lungi dal farci cadere nel vittimismo o peggio nel risentimento verso credenti di altre religioni, ci convince sempre di più che è necessario il dialogo, la conoscenza e la capacità di esprimere da parte di ogni credente quei semi di pace seminati in ogni religione; e ci convince anche che la politica, ad ogni livello, va orientata nella direzione di una tutela sapiente di questo diritto per tutti. Per sottolineare il desiderio di impegnarci insieme per la pace anche con amici di altre fedi, avremo durante la marcia il saluto e l'intervento di un esponente dell'islam. La marcia sarà l'occasione per riflettere anche sugli aspetti politici e giuridici della libertà religiosa. Il pregare poi come cristiani testimonierà l'urgenza che siano prima di tutto i nostri cuori a convertirsi alla conoscenza e all'accoglienza dell'altro».

 

Altre informazioni sul sito: www.diocesipadova.it/pace

 

 

 

CS 08/2011

Padova, 12 gennaio 2011

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