LA CITTA’ SOTTILE – Utopia architettonica progettata dai ragazzi

Fino al 2 giugno 2013 le Gallerie del Palazzo Vescovile di Padova, sede delle esposizioni temporanee del Museo Diocesano, ospitano la 'mostra-laboratorio-installazione'' La città sottile. Utopia architettonica progettata dai ragazzi. 

Frutto di alcuni mesi di laboratori nelle scuole e all'interno del Museo, la mostra è prodotta dal Museo diocesano e progettata dall'architetto scenografo Antonio Panzuto: ha coinvolto 128 bambini dai 9 agli 11 anni di quattro scuole primarie padovane.

 

La città sottile è aperta alle scuole, alle famiglie e a tutti coloro che vorranno scoprirla; si potrà passeggiare per le strade e i quartieri della città, osservando scorci, ascoltando i suoni e le voci dei suoi abitanti, lasciando una traccia' 

La mostra è visitabile dal giovedì al sabato con orario 14-18 e la domenica dalle 10 alle 18.

Per le scuole è possibile prenotare l'esperienza nelle mattine.

 

SABATO 13 APRILE e DOMENICA 14 APRILE alle ore 16 è prevista la visita con la drammatizzazione dell'attore Marco Tizianel.

 

Per informazioni: Museo Diocesano di Padova 

tel. +39 049 8761924 www.museodiocesanopadova.it

info@museodiocesanopadova.it

 

 

 

 

Scheda

Il titolo della mostra prende spunto dal testo di Italo Calvino Le città invisibili, in cui lo scrittore parla di Fedòra, quale città ideale immaginata che nel momento in cui la si cerca di realizzare in miniatura cambia e si trasforma da un «possibile futuro» a un «giocattolo in una sfera di vetro»' ma «la città dice tutto quello che devi pensare».

La mostra è installazione, percorso, itinerario, viaggio fra vie e luoghi di una e molte città ideate dalla creatività e dalle esigenze dei bambini, gli stessi che da novembre 2012 hanno partecipato a laboratori in cui sono stati sollecitati a comprendere il mondo della città e a 'dire la loro' su come la vorrebbero, in una realtà possibile o la sognerebbero, in una realtà fantastica. Ne è nato un viaggio curioso e illuminante per bambini e adulti dove alla dimensione del sogno si affianca la lettura attenta e rigorosa dei bambini che desiderano relazioni serene, spazi a misura d'uomo, ma che sanno cogliere anche i nodi problematici delle città che abitano.

 

Il progetto ideato dallo scenografo Antonio Panzuto, ha coinvolto da novembre 2012 sei classi di quattro scuole padovane (Randi in zona San Giuseppe/San Girolamo, Arcobaleno di Brusegana, Ricci Curbastro della Guizza e Giovanni XXIII della zona Stanga per il progetto pilota 2011-2012) per un totale di 128 bambini dai 9 agli 11 anni, 13 insegnanti, 150 ore di laboratorio che hanno dato vita a 1700 disegni, 15 porte, 10 mappe, 210 cartoncini sospesi, e utilizzato 150 vetri e bottiglie, 70 kg di legno raccolto in riva al mare, 2 valige, 50 vestiti colorati, 300 matite per costruire per costruire case, grattacieli, strade, ponti, supermercati, negozi e centri commerciali, hotel a cinque stelle, moschee, chiese, cupole e campanili, torri medievali, minareti, giardini e metropolitane, musei, percorsi di autobus e di tram, marciapiedi, lampioni, bancarelle, cortili e alberi in fiore, balconi, portoni e cantine, segnali stradali, piazze, cattedrali e finestre di cristallo, cartelloni pubblicitari e neon colorati, botteghe di barbieri e fontane illuminate, statue, colonne e archi antichi, palazzi di vetro e muri di cemento, ospedali e ministeri, locande e cimiteri, appartamenti sospesi e terrazze illuminate' e tutto quello che è possibile immaginare della loro città.

I bambini sono stati guidati da alcuni animatori a comprendere il mondo della città, affrontando con il linguaggio teatrale la lettura di testi e racconti, la visione di immagini e di opere d'arte. Hanno osservato, descritto e realizzato i mondi nascosti dove il progetto di un loro vivere torna ad avere una forma, un senso e le relazioni sono comprensibili alla luce di un bisogno espresso, di una funzione o di una proiezione fantastica. I bambini sono riusciti a leggere la filigrana di un disegno così labile da sfuggire al morso delle termiti. L'hanno ripreso e fatto vivere nella città sottile, rincorrendo pensieri, racconti, quadri, immagini, storie di artisti che hanno dato loro le chiavi per aprire porte fantastiche della nuova città.

Sono bambini che arrivano da esperienze e culture diverse e che desiderano vivere da cittadini nel luogo in cui abitano.

 

La prima fase del progetto si è svolta nelle scuole, dove i bambini hanno iniziato a pensare e progettare città. La seconda fase, al Museo Diocesano, ha permesso loro di costruire, realizzare, colorare i progetti in un unico spazio, mettendo le tre esperienze in dialogo e permettendo all'installazione di prendere forma. Le voci e i suoni, i sogni, le paure e i desideri, i disegni, i racconti e le storie dei bambini hanno dato vita e corpo a La città sottile.

Per informazioni: Museo Diocesano di Padova 

tel. +39 049 8761924 www.museodiocesanopadova.it

info@museodiocesanopadova.it

 

 

 

 

 

CS 94/2013
Padova, 12 aprile 2013

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