L’amore inatteso

 

'Il radical chic folgorato sulla strada di Damasco', 'Della fede si può anche ridere''. Sono solo alcuni dei titoli che in questi giorni hanno accompagnato la presentazione del film 'L'amore inatteso', (Qui a envie d'être aimé?, il titolo originale) che sarà nelle sale italiane a partire da giovedì 21 marzo con Microcinema Distribuzione. Opera prima della regista Anne Giafferi che ha proposto la storia vera di suo marito, Thierry Bizot (autore anche di un blog sul quotidiano francese La Cruz), autore del libro 'Catholique anonyme' e nella vita produttore e sceneggiatore.

Una storia vera, d'amore, e di apparente tradimento, in cui 'l'altra', anzi 'l'altro' è quel Gesù che il protagonista incontra quasi per caso e per curiosità intellettuale e con cui 'tradisce' la moglie non credente, andando, inizialmente, di nascosto alle catechesi. Da qui tutto un gioco di equivoci prima e di situazioni quotidiane dopo che raccontano la storia di un 'ricominciante', un adulto che ritrova la fede.

 

L'amore inatteso è una commedia, divertente, ricca di sorrisi che nascono spontanei dalle situazioni di vita, ma che racconta la storia vera di un brillante avvocato, sposato, con due figli che riscopre una fede rimasta 'acerba' e disegna l'evenienza di una possibilità sempre aperta di riscoprire la propria spiritualità. Garbata e suggestiva la commedia sgretola pregiudizi comuni e apre uno squarcio su una realtà presente, quella appunto dei cosiddetti RICOMINCIANTI, a cui il progetto della Diocesi di Padova per la Quaresima ' Un attimo di pace ' coordinato e realizzato dall'Ufficio comunicazioni sociali, si sta rivolgendo, con i frammenti di riflessione quotidiani, gli incontri personali, le visite artistiche e molte altre proposte.

 

Ora arriva anche il film L'AMORE INATTESO che, grazie a questo importante impegno della Diocesi, vede il Servizio Assistenza Sale (Sas Acec) dell'Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Padova essere il DISTRIBUTORE LOCALE TRIVENETO.

Solo per quanto riguarda il territorio diocesano, da giovedì 21 marzo, giorno di uscita nazionale del film, saranno ben 10 le sale che contemporaneamente e per due settimane (fino a Pasqua), proporranno questa pellicola, convinte che anche il cinema è veicolo di spiritualità, di valori e di 'primo annuncio', proprio nell'Anno della Fede.

 

Le sale per la città di Padova sono: multisala MPX, Esperia, Rex, e Piccolo Teatro Don Bosco. Nel territorio seguono: Aurora di Campodarsego, Boccassino di Valdobbiadene; Corallo di Monselice; Giardino di San Giorgio delle Pertiche; Lux di Asiago; Marconi di Piove di Sacco.

Gli orari di tutte le proiezioni sono reperibili sul sito www.unattimodipace.it nella sezione 'vieni al cinema'.

 

Per i colleghi della stampa è possibile PREVIO ACCREDITO ENTRO LE ORE 12 DEL 21 MARZO (a ufficiostampa@diocesipadova.it) partecipare alla proiezione delle ore 18.30 all'MPX. Si precisa, onde evitare spiacevoli fraintendimenti, che l'ACCREDITO è UNO PER TESTATA e VA INOLTRATO DALLA REDAZIONE ed è ESCLUSIVAMENTE PER LA PROIEZIONE DI GIOVEDì 21 MARZO ORE 18.30. Per altre proiezioni i colleghi giornalisti dovranno organizzarsi autonomamente.

Il film è stato visto in 'anteprima' da alcuni preti e parroci della Diocesi di Padova di cui riportiamo di seguito alcuni commenti a caldo:

«Mi è piaciuto, penso sia molto realistico, anche negli aspetti più problematici come lo squallore della sala dove si svolge la catechesi' È un film che ti fa venire fame, nel senso che non dà le soluzioni e non dice tutto»

don Elio

 

«'La regista non ha voluto indagare e spiegarci cos'è la conversione, cos'è la grazia; ha voluto, forse, dirci qualcosa che succede nell'intimo di una persona, di cui non si può dare conto completamente perché è qualcosa, appunto, di straordinariamente intimo. Su questo mi ritrovo molto: penso che sia difficile dire perché, che cosa scatta' Il protagonista dice che è stata un'emozione. Un termine molto laico e rispettoso per dire, forse, l'indicibile.

don Giorgio

 

«Ho notato due cose. La prima è il fatto che quel gruppo che propone il cammino di catechesi centra il punto fondamentale del cristianesimo: Dio è Amore. E questo dimostra che non è qualcosa di sovrapposto o parallelo della vita umana: al contrario, essere emozionato dall'incontro con Cristo, lo aiuta a guarire nelle relazioni che sta vivendo con il padre e con il figlio. La seconda cosa: noi siamo collaboratori, non ci è chiesto di garantire il risultato'»

p. Domenico

 

 

«Il film mi è piaciuto perché lo vedo come un ottimo strumento di pre-evangelizzazione. Se posso usare un termine che si avvicina è un film 'aperitivo' al discorso della fede'»

don Alessandro

 

«È una grande provocazione per le nostre comunità. Il protagonista ha scoperto un Dio che gli serve per la vita, non un Dio da servire. Cosa che talvolta, invece, noi nelle nostre comunità tendiamo ad annunciare. Proprio un Dio da servire. Pensiamo al primo annuncio: diciamo, ad esempio, subito di andare in Chiesa; nel film è il protagonista che alla fine del percorso ne sente l'esigenza. Ci sono tante cose che le persone pensano, anche da parte dei genitori, anche mentre frequentano con i figli i percorsi di iniziazione cristiana, ma se prima non hanno trovato il Vangelo non verranno mai con la libertà e il desiderio di fare comunità. Questo film, ci provoca a capire anche dentro le nostre comunità che tipo di messaggi condividiamo».

don Franco

 

 

CS 70/2013

Padova, 19 marzo 2013

 

Tweet

“”

condividi su