RETE NAZIONALE DEI CENTRI PER L’ETICA AMBIENTALE

Sono sei – attualmente – le realtà italiane particolarmente impegnate sul fronte dell’etica ambientale che hanno aderito alla RETE DI CENTRI PER L’ETICA AMBIENTALE, avviata la scorsa primavera.
A far parte della “Rete” sono: la rivista Aggiornamenti Sociali, il Centro di etica ambientale di Bergamo, il Centro di etica ambientale di Parma, la Fondazione Lanza di Padova, il Monastero di Siloe di Poggi del Sasso (Grosseto), il Centro studi sulle culture della pace e della sostenibilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Nei mesi scorsi, queste sei realtà hanno stilato e firmato una Carta d’intenti, che si propone di sensibilizzare l’attenzione sui temi legati all’ambiente e alla sostenibilità, ma anche ampliare la collaborazione, sia per promuovere iniziative locali, sia per sostenere e proporre appuntamenti di caratura nazionale.
L’elemento che ha portato alla costituzione della “rete” è la centralità della questione ambientale: «L’ambiente – sottolinea Matteo Mascia della Fondazione Lanza – non è uno dei temi. Ma oggi è “il tema” su cui confrontarci e su cui siamo chiamati a una responsabilità sempre maggiore. In particolare il cambiamento climatico è la grande emergenza. Lo ha ricordato di recente anche il Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, al Climate Summit 2014 di New York. Come rete intendiamo “lavorare insieme” perché la risposta politica a queste emergenze è assolutamente inadeguata. Insieme possiamo fare massa critica ed essere più incisivi. Il nostro focus è l’etica ambientale; la prospettiva un umanesimo ecologico. La rete vuole essere un motore di un percorso nel medio e lungo termine».
 
Il coordinamento mira, si legge nella carta: «a diffondere e promuovere una cultura della sostenibilità che presupponga: una visione etica del rapporto uomo-natura (ambiente); una visione ampia dell’etica ambientale, trasversale alle singole tematiche (acqua, rifiuti, energia, suolo, ecc.) e discipline (scientifiche o umanistiche); l’integrazione delle dimensioni: umana e ambientale, economica e sociale; un’attenzione contemplativa per la bellezza, intreccio di natura e cultura, di particolare rilievo per l’Italia; l’assunzione di stili di vita responsabili, che ispirino comportamenti personali e comunitari. Lo scopo è insomma la crescita di un nuovo umanesimo ecologico, che intrecci la custodia dell’ambiente con quella delle relazioni interumane e con un’attenzione forte per le generazioni future».
 
Costituiscono la rete: due centri di etica ambientale propriamente detti, quello di Parma e di Bergamo, nati da una sinergia tra le diocesi e gli enti locali; due Fondazioni, la Lanza di Padova e la Fondazione Culturale San Fedele che edita la rivista Aggiornamenti Sociali, al cui interno è attivo un apposito gruppo di studio su questi temi; il monastero di Siloe nel Grossetano, che promuove l’agricoltura sostenibile, ma soprattutto mira ad aiutare le persone a ritrovare o rigenerare la propria identità nell’ottica di «ripristinare il giusto ponte tra gli uomini e Dio». L’ultima realtà è il Centro universitario di ricerca sulle culture della pace e della sostenibilità dell’Università di Modena-Reggio Emilia.
 
Fra i prossimi appuntamenti che vedono impegnate alcune realtà della “rete” ci sono tre seminari in vista di Expo 2015 sul tema Nutrire il pianeta? che si terranno a Milano il 9 ottobre e il 20 novembre e a Padova il 23 ottobre 2014.
 
Al momento non esiste un unico “contenitore” informativo delle attività e della ricerca della Rete dei centri di etica ambientale, ma ciascuno nel proprio sito ospita una pagina dedicata e rimanda agli altri centri.
 
 
Aggiornamenti Sociali: www.aggiornamentisociali.it
 
Monastero di Siloe: www.monasterodisiloe.it
 
Fondazione Lanza: www.fondazionelanza.it
 
Centro di Etica ambientale di Bergamo: www.centroeticaambientale.com
 
Centro di Etica ambientale di Parma: www.centroeticambientale.org
 
Centro Studi sulle culturle della pace e della sostenibilità: www.cps.unimore.it


CS 213/2014
Padova, 29 settembre 2014

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