Sabinianum: polo educativo culturale di Monselice

Non un accorpamento di scuole, non un'opera di mera sopravvivenza, bensì un progetto innovativo promosso in prima persona dal vescovo di Padova mons. Antonio Mattiazzo e coordinato da un'equipe di esperti. È questo il SABINIANUM - POLO EDUCATIVO CULTURALE MONSELICENSE - in sigla PECM - un vero e proprio Campus pensato per gli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado, ma aperto ad ulteriori sviluppi in collegamento con il territorio, le comunità del vicariato, le istituzioni.
Dopo la presentazione al Coordinamento pastorale vicariale e ora alla stampa e alle istituzioni, il Sabinianum sarà aperto alla comunità e al pubblico domenica 20 gennaio 2013 in occasione dell'Open Day. Dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.00, sarà possibile visitare le scuole, approfondire con i docenti l'offerta formativa e conoscere l'innovativa forma didattico educativa del Polo nella sala San Giuseppe del Duomo, all'Istituto Poloni ' Buggiani e alla Scuola Sacro Cuore.
 
Il progetto si muove sullo sfondo del decennio dedicato dalla Conferenza Episcopale Italiana all'educazione (2010-2020), sulla consapevolezza del ruolo nevralgico della scuola per la formazione delle generazioni future e sulla necessità di rinnovare la formazione culturale di giovani e adulti. Se il Sabinianum nasce infatti da un'operazione di collaborazione e di ottimizzazione delle risorse di tre istituti scolastici paritari di Monselice ' scuola primaria paritaria Sacro Cuore, scuola primaria paritaria Bianchi Buggiani e scuola secondaria di primo grado Vincenza Poloni' con il supporto di diocesi (Fondazione Girolamo Bortignon per l'educazione e la scuola e Insieme per Educare ' Impresa Sociale srl), vicariato e parrocchia, l'intento è quello di creare un centro di cultura e un volano di proposte che coinvolga e responsabilizzi in prima persona la comunità cristiana (parrocchia e vicariato) e il territorio con le sue istituzioni e risorse: dalla scuola al doposcuola, al turismo religioso. «È un segno di partecipazione della società civile, un progetto ambizioso che vuole immettere qualcosa di nuovo e valorizzare un patrimonio culturale che abbiamo» sottolinea il vescovo Antonio Mattiazzo.
 
Una scelta apparentemente controcorrente di questi tempi: tre scuole paritarie, tre tradizioni, un'unica grande offerta formativa innovativa, integrata e cooperante; un catalizzatore di persone e di cittadini che condividono valori sociali, educativi, culturali e che vivranno nel Polo un vero clima di comunità; un grande Laboratorio per riflettere sull'importanza e l'urgenza dell'educazione delle nuove generazioni e di comunicare a tutti la bellezza dell'essere cristiani e dell'appartenenza ecclesiale.
«Il Sabinianum ' ha sottolineato il vescovo Antonio Mattiazzo, presentando il progetto al Coordinamento vicariale ' offre una rinnovata offerta formativa sia per quanto riguarda le scuole, sia i genitori nel loro compito educativo, con proposte culturali su temi di interesse e di attualità, con persone di qualità della Facoltà Teologica del Triveneto e dell'Università. Ci si propone, inoltre, di allestire una biblioteca, un doposcuola aperto al territorio e servizi di turismo religioso».
Tre in particolare le novità segnalate dal vescovo: in primo luogo «il soggetto gestore non sono più le religiose ma la comunità cristiana. Questo è un passaggio molto importante e coraggioso, con notevoli implicazioni. Nel 'modello pastorale', che abbiamo abitualmente proposto, la comunità cristiana è chiamata ad essere presente e ad interagire con il territorio inteso nel senso antropologico-culturale-istituzionale, in base alla concezione della Chiesa nel mondo (cf. Concilio Ecumenico Vaticano II, Gaudium et Spes)».
Un secondo aspetto è il modello di scuola come: «'strumento educativo' della famiglia e della comunità che, pertanto, svolgono e adempiono un ruolo di partecipazione e di corresponsabilità nel campo educativo delle nuove generazioni». La società civile, quindi, si rende soggetto attivo e responsabile: «Il Sabinianum si propone, pertanto, come modello avanzato di partecipazione e di cittadinanza responsabile e, quindi, di autentica e concreta democrazia». Il terzo aspetto segnalato dal vescovo Antonio è la 'messa in rete' della gestione delle scuole mediante la direzione unificata, la centralizzazione di alcuni servizi (mensa, pulizie, ecc.), l'unificazione dell'amministrazione.
 
In questa fase di avvio il Sabinianum sarà gestito da Comitato direttivo, con mandato esecutivo per l'anno scolastico 2013-2014, composto da un presidente ' mons. Sandro Panizzolo, vicario foraneo e arciprete della comunità del Duomo di Monselice; un direttore del Polo ' prof.ssa Virginia Kaladich e i membri rappresentativi di tutte le componenti individuate (vicariato di Monselice, parrocchia San Giuseppe Operaio Duomo Monselice, scuole cattoliche, Fondazione Girolamo Bortignon, Impresa Sociale srl Insieme per educare) e comprendono competenze scolastiche educative-didattiche, amministrative-imprenditoriali-economiche, conoscenza del territorio, pastorale scolastica.
Due le Commissioni previste all'interno del comitato: una amministrativa-economica, che si occuperà di ottimizzare le risorse e centralizzazione di alcuni servizi (es.: amministrativi ' mensa ' pulizie); e una educativa'didattica'pastorale, composta da genitori, insegnanti, operatori pastorali, esperti, che elaboreranno proposte per corsi, formazione con attenzione all'antropologia cristiana e attività comuni per sviluppare biblioteca, doposcuola aperto al territorio, turismo religioso.
 
«Indubbiamente ' afferma la direttrice del Sabinianum Virginia Kaladich - il primo grande ringraziamento va al nostro vescovo per aver creduto in questa nuova sfida e per aver dato il proprio assenso alla condivisione e fusione delle nostre esperienze e a mons. Sandro Panizzolo, vicario foraneo di Monselice e arciprete della parrocchia di San Giuseppe Operaio - Duomo di Monselice, che è il presidente di questo nuovo prestigioso Polo».
Una vera e propria rivoluzione che nasce dalla tradizione, dalla voglia di condividere le esperienze per crescere come istituzioni e come persone: «Il vero elemento di distinzione del neonato Polo ' sottolinea la prof.ssa Virginia Kaladich, direttrice del Sabinianum ' è il coinvolgimento e la partecipazione non solo dei docenti e ovviamente degli alunni, ma anche dei genitori e della comunità parrocchiale e vicariale».
 
Ma quale sarà l'offerta formativa del Sabinianum?
Lingue straniere fin dalla prima infanzia (inglese, spagnolo, cinese), informatica e laboratorio digitale, flessibilità di orario per andare incontro alle esigenze dei genitori-lavoratori, attività sportive e laboratoriali, possibilità di scelta e di intercambio, pongono l'offerta educativa del Polo all'avanguardia della didattica con le migliori esperienze della grande tradizione nordica.
 
 
CS 09/2013

Monselice (Pd), 15 gennaio 2013

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