Sette nuovi diaconi per la Chiesa di Padova e due francescani

 
 

Sette giovani del seminario Maggiore e due frati minori conventuali sabato 26 ottobre, alle ore 16.30, in basilica Cattedrale, a Padova, saranno ordinati diaconi dal vescovo Antonio Mattiazzo e il prossimo 8 giugno preti.

 

 

 

I sette seminaristi sono: Alberto Arzenton della parrocchia di Baone, che svolgerà l'anno di diaconato nella parrocchia di Fossò (Ve); Elia Balbo di Borgo San Marco di Montagnana, che da diacono affiancherà gli educatori del seminario Minore; Gabriele Benvegnù di Mestrino, che presterà servizio a Villafranca Padovana; Francesco Buson di Megliadino San Fidenzio, che sarà diacono a Merlara e Minotte; Michele Majoni di Dolo dove presterà servizio quest'anno; Mariano Rosillo jr. di Vigorovea, che svolgerà il diaconato a San Tommaso di Albignasego; Andrea Zanchetta di Pove del Grappa che proseguirà il diaconato nella parrocchia di Ponte di Brenta e affiancherà l'équipe del gruppo vocazionale diocesano.

Accanto a loro i due minori conventuali: fra Manuel Lunardi di Battaglia Terme e fra Fabio Turrisendo di Borgo San Marco di Montagnana.

 

 

Il diaconato 'transeunte' (cosiddetto per distinguerlo dal diaconato permanente), rappresenta una scelta di vita definitiva e segna uno spartiacque tra il prima e il dopo, una tappa verso il presbiterato. Con l'imposizione delle mani del vescovo e la preghiera di ordinazione questi giovani ricevono il sacramento dell'ordine nel suo primo grado per dedicare la vita a Dio e alla Chiesa per sempre.

 

 

 

Durante il rito i nuovi diaconi attraverso l'affermazione «Sì, lo voglio» assumeranno alcuni impegni fondamentali: la consacrazione al ministero nella Chiesa; la volontà di esercitare il ministero con umiltà e carità; l'impegno a custodire in una coscienza pura il mistero della fede per annunziarla con le parole e le opere secondo il vangelo e la tradizione della Chiesa; l'impegno al celibato per la totale dedizione a Cristo per il Regno dei cieli e a servizio degli uomini; l'impegno alla preghiera quotidiana; l'impegno del servizio alla mensa eucaristica e cioè di vivere ciò che si realizza sacramentalmente durante la consacrazione eucaristica.

Infine i giovani pronunceranno promessa di obbedienza nelle mani del vescovo, come segno ulteriore di dono di sé a Dio e alla Chiesa.

 

 

 

 

 

A fotografi e operatori si segnalano le consuete attenzioni durante la celebrazione. Grazie.

 



CS 231/2013
Padova, 25 ottobre 2013

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