Tappe padovane dell’urna con la reliquia di San Giovanni Bosco

 

Il Triveneto attende le spoglie di San Giovanni Bosco che transiteranno nel territorio del Nordest dal 21 novembre al 13 dicembre 2013, peregrinando in 23 tappe. Soste previste anche nel territorio della Diocesi di Padova, a Padova e Este.

 

L'urna con le reliquie del 'santo dei giovani', realizzata in vetro, è partita dalla Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino il 25 aprile 2009, in occasione dei 150 anni della fondazione della Congregazione Salesiana, per un giro nei cinque continenti con 130 tappe nei paesi in cui è presente il carisma salesiano. La peregrinazione delle spoglie che si concluderà il 31 gennaio 2015.

Scopo di questo lungo viaggio è unire storie, culture, sentire diversi, per festeggiare insieme un compleanno importante: i duecento anni dalla nascita di Giovanni Bosco, un piccolo seme che ha dato vita ad una foresta sconfinata.

 

Per quanto riguarda il territorio diocesano di Padova, l'urna sosterà l'1, il 2 e il 3 dicembre tra Padova ed Este, ma molte sono le realtà nel nostro territorio, in cui operano religiosi salesiane e Figlie di Maria Ausiliatrice: Monteortone, Battaglia Terme, Campodarsego, Carrara San Giorgio, Cesuna, Legnaro, Lozzo Atestino, Pegolotte di Cona.

 

L'1 e il 2 dicembre l'urna con la reliquia di Don Bosco sarà a Padova prima nella parrocchia di Don Bosco e poi all'Istituto Don Bosco in via San Camillo de Lellis. Quindi partirà per Este dove farà tappa al patronato del Redentore, in Basilica delle Grazie e all'Istituto Manfredini.

 

 

 

Breve  storia di Don Bosco

Don Bosco nasce il 16 agosto 1815, a Castelnuovo, un piccolo paese del Monferrato, a una quarantina di km da Torino. Rimasto orfano di padre all'età di due anni, cresce educato dalla madre, “”Mamma Margherita””, e porta dentro il cuore un sogno: studiare per essere prete e così aiutare tanti altri ragazzi e giovani a diventare «onesti cittadini e buoni cristiani». Deve affrontare difficoltà, fatiche, sofferenze senza numero, ma alla fine il 5 giugno 1841 diventa sacerdote.

L'8 dicembre di quello stesso anno incontra il primo, di una catena sterminata di ragazzi: è Bartolomeo Garelli, con il quale recita un'Ave Maria quasi a mettere nelle mani della Madonna la nascita di quella che sarà la sua Opera Educativa, chiamata poi Oratorio e che troverà finalmente stabile dimora a Torino-Valdocco nell'aprile del 1846.

Da quel momento Don Bosco è tutto per i suoi ragazzi. «La mia vita la spenderò tutta e solo per voi!», diceva. Intanto i giovani che vanno da lui diventano di mese in mese sempre più numerosi. In quella impresa educativa, sono in tanti a dargli una mano. Ma a lui viene in mente, guidato in questo da misteriosi sogni, di dare vita ad un gruppo di persone che abbraccino la sua causa a favore dei giovani. Dove prendere tali collaboratori? Dal suoi ragazzi stessi! Nasce così, nel 1859, intorno a lui e dal gruppo dei suoi più stretti giovani collaboratori, la Congregazione, denominata “”Salesiana”” proprio perché si ispira alla bontà ed alla cordiale carità di un santo vescovo di Ginevra, San Francesco di Sales. Era convinto che per lavorare con gli adolescenti e i giovani queste erano virtù indispensabili. La cosa meravigliosa è che nell'arco di pochi decenni si moltiplicano le presenze di questa Congregazione in Piemonte e di lì, in Italia, in Francia, in Spagna.

Nel 1875 i suoi membri, “”i Salesiani””, insieme alle Figlie di Maria Ausiliatrice confondate con Santa Maria Domenica Mazzarello,  partono  per l'Argentina e poi per altre terre, dove fondano grandi opere giovanili, educative e missionarie. Da allora ad oggi sono 135 le spedizioni missionarie salesiane realizzate. Da quel piccolo seme, l'opera di Don Bosco oggi si è estesa a tutto il mondo.

Don Bosco si spegne il 31 gennaio 1888.

 

Sito peregrinazione in Triveneto: http://www.donboscoland.it/donboscoequi/

 

In allegato le tappe dell'urna.

 
CS 281/2013
Padova, 29 novembre 2013

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