Mercoledì 17 settembre, giorno delle stimmate di san Francesco e anniversario dell'ingresso in diocesi di mons. Mattiazzo, il vescovo Antonio presiede la veglia in preparazione al pellegrinaggio della regione Veneto ad Assisi per l'offerta dell'olio alla lampada votiva sulla tomba di san Francesco.
La veglia che vedrà la presenza delle reliquie provenienti da Assisi, si terrà alle ore 21 in Cattedrale a Padova.
La veglia intende preparare con la preghiera il pellegrinaggio che ogni diocesi del Veneto sta organizzando per i giorni 3 e 4 ottobre.
Il pellegrinaggio era stato annunciato da una lettera dei vescovi della regione resa pubblica in occasione della Solennità dell'Epifania di quest'anno. «Il Veneto ' si legge nella lettera dei presuli ' si sente particolarmente legato alla figura e alla spiritualità del Santo di Assisi. La storia di questo fecondo legame affonda le sue radici nei brevi accenni alla Fonti Francescane (LM 8,9: FF1154) che narrano la sosta di San Francesco a Venezia al ritorno dalla Terra Santa, nella primavera del 1220. Tale storia si arricchisce lungo i secoli di innumerevoli e svariati segni di una presenza e di una testimonianza francescane, che raccontano la sempre nuova vitalità del carisma evangelico suscitato dallo spirito del Poverello d'Assisi (') Il pellegrinaggio delle genti veneti ad Assisi diventa, allora, un'occasione favorevole per riscoprire i valori alti del vivere insieme, illuminati dalla luce del Vangelo che San Francesco ha abbracciato come unica regola di vita per sé e per i suoi frati e ha proposto come risposta originale alle autentiche aspirazioni del cuore dell'uomo di ogni tempo: del nostro tempo in particolare».
Il pellegrinaggio era stato annunciato da una lettera dei vescovi della regione resa pubblica in occasione della Solennità dell'Epifania di quest'anno. «Il Veneto ' si legge nella lettera dei presuli ' si sente particolarmente legato alla figura e alla spiritualità del Santo di Assisi. La storia di questo fecondo legame affonda le sue radici nei brevi accenni alla Fonti Francescane (LM 8,9: FF1154) che narrano la sosta di San Francesco a Venezia al ritorno dalla Terra Santa, nella primavera del 1220. Tale storia si arricchisce lungo i secoli di innumerevoli e svariati segni di una presenza e di una testimonianza francescane, che raccontano la sempre nuova vitalità del carisma evangelico suscitato dallo spirito del Poverello d'Assisi (') Il pellegrinaggio delle genti veneti ad Assisi diventa, allora, un'occasione favorevole per riscoprire i valori alti del vivere insieme, illuminati dalla luce del Vangelo che San Francesco ha abbracciato come unica regola di vita per sé e per i suoi frati e ha proposto come risposta originale alle autentiche aspirazioni del cuore dell'uomo di ogni tempo: del nostro tempo in particolare».
Ogni anno l'offerta dell'olio per alimentare la lampada votiva sulla tomba di san Francesco, spetta a una regione italiana. L'avvenimento interessa sia le diocesi che le comunità civili. Per il Veneto si tratta della quarta volta, dopo le offerte del 1950, 1970, 1988.
L'accensione si ripete dal 4 ottobre 1939, quando papa Pio XII proclamò Francesco d'Assisi patrono d'Italia e i comuni della nazione offrirono al Santo l'artistica lampada. Da allora, il 4 ottobre di ogni anno, durante una solenne celebrazione dei vescovi della regione pellegrina in Assisi, il sindaco del capoluogo della regione riaccende la lampada che arde tutto l'anno con l'olio offerto.
Alla veglia, come avviene per le altre diocesi nelle stesse settimane, sono invitati i fedeli delle parrocchie, i religiosi/e, le associazioni e movimenti ecclesiali.
Alla veglia, come avviene per le altre diocesi nelle stesse settimane, sono invitati i fedeli delle parrocchie, i religiosi/e, le associazioni e movimenti ecclesiali.
Ulteriori informazioni nel sito: www.venetoadassisi.it
comunicato stampa 144/08
Padova, 12 settembre 2008
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