APERTO PER RESTAURO è un'occasione unica ed eccezionale: la possibilità di vedere dal vivo come procede il restauro del Crocifisso seicentesco della Chiesa di San Gaetano che il prossimo autunno sarà tra i protagonisti della mostra L'uomo della Croce. L'immagine scolpita prima e dopo Donatello (Museo diocesano: 14 settembre - 24 novembre 2013).
L'iniziativa rientra nella campagna di raccolta fondi Mi sta a cuore, destinata al recupero di tre crocifissi antichi del territorio padovano (Crocifisso della chiesa di San Gaetano, Crocifisso della chiesa di Santa Maria Assunta a Chiesanuova, Crocifisso della chiesa di San Fidenzio a Polverara - Pd).
APERTO per RESTAURO è in programma giovedì 27 giugno, dalle ore 18 alle ore 20: la restauratrice Chiara Ceriotti accompagnerà la visita al cantiere di restauro del Crocifisso di San Gaetano. La visita si svolgerà a gruppi di 15/20 persone ogni mezz'ora (ore 18.00/18.30/19.00/19.30). L'ingresso è a offerta libera, che andrà interamente a sostegno del restauro.
L'Evento è organizzato con la collaborazione di Volontari del Touring Club per il Patrimonio Culturale, CTG - Centro Turistico Giovanile Padova
Per contribuire alla campagna Mi sta a cuore ci si può rivolgere direttamente alla biglietteria del Museo Diocesano, oppure fare un versamento con le seguenti modalità:
o Bonifico bancario intestato a: Diocesi di Padova, via Dietro Duomo 15 - 35139 Padova
IBAN: IT 42 L 06225 12150 07400338821L Causale: Museo Diocesano ' restauro crocifissi
o Conto corrente postale n. 128306 intestato a Diocesi di Padova, via Dietro Duomo 15 - 35139 Padova Causale: Museo Diocesano ' restauro crocifissi
Il crocifisso di San Gaetano: scolpito nei primi anni del Seicento per la chiesa edificata dai Chierici Regolari Teatini alla fine del Cinquecento su progetto di Vincenzo Scamozzi. L'autore è Agostino Vannini, scultore originario di Bassano del Grappa, di cui al momento non si sa molto. Tra il 1601 e il 1606 insieme al fratello Marcantonio intagliò il nuovo Bucintoro su incarico della Repubblica Serenissima, e in questo periodo i due fratelli risultano residenti a Padova nella contrada di San Francesco Grande.
Il crocifisso presenta numerose stuccature e ridipinture dovute a predenti interventi, che ne alterano la leggibilità e probabilmente mascherano l'attacco dei tarli, molto evidente invece sulla croce. Diffusi, anche di grave entità, i sollevamenti del colore soprattutto in corrispondenza delle stuccature.
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