cs 96 Festival Biblico a Padova

Per il settimo anno la Diocesi di Padova aderisce al Festival con una kermesse di oltre trenta appuntamenti, dal 10 al 12 maggio 2019

Per il settimo anno consecutivo la Diocesi di Padova aderisce al Festival Biblico e ne sarà protagonista dal 10 al 12 maggio con una tre giorni ricca di proposte che, anche in questa edizione, viene anticipata da alcuni eventi pre-festival e seguita da un’appendice. Ad aprire le iniziative è stato, infatti, il doppio appuntamento (incontro culturale e lectio biblica) con Enzo Bianchi, lo scorso 19 marzo, cui seguiranno altri quattro eventi in questi prossimi giorni: il 5 maggio il convegno diocesano delle famiglie Dove abiti? (ore 10.30-12.30) all’Istituto Manfredini di Este con la riflessione della biblista Rosanna Virgili, sulla relazione tra famiglia e territorio; e la stessa domenica 5 maggio in serata (ore 21-22.30) il concerto Suoni per la città in basilica di Sant’Antonio a Padova con l’Orchestra di Fiati della Nova Symphonia Patavina diretta in questa occasione dal maestro Franco Cesarini. Pre-festival è anche l’Aperi-Agorà in programma mercoledì 8 maggio (ore 18.30-20.30) al Centro Universitario di via Zabarella a Padova, dedicato in particolare ai giovani, invitati a Sentirsi a casa in Mozambico e tra i migranti a Foggia, grazie ad alcune esperienze “missionarie” del percorso “Viaggiare per condividere” e il campo “Io ci sto”.

Anticipa il Festival anche la Veglia ecumenica di preghiera e di testimonianza “Insieme per l’Europa”, in programma giovedì 9 maggio (ore 19-22) nella chiesa di Santa Sofia a Padova, nel 69° anniversario della Dichiarazione sull’Europa (9 maggio 1950), che vede la partecipazione delle Chiese cristiane di Padova e del coro Shalom di Abano Terme.

Nei giorni del Festival (10-12 maggio) saranno 25 gli appuntamenti che si alterneranno, accanto alla proposta di sei itinerari (di qualche ora o di un’intera giornata, tra case celebri difficilmente aperte al pubblico, visite notturne, percorsi di street art in bici, ecc.), un’esperienza di pellegrinaggio a piedi, e due mostre, una frutto di un concorso per le scuole lanciato proprio dal Festival (#Polis – Mai senza l’altro, dal 10 al 20 maggio al Centro Culturale San Gaetano a Padova, con inaugurazione venerdì 10 maggio alle 11, preceduta da premiazione e laboratori didattici), e l’altra, sempre fotografica, di Gabriele Toso dal titolo Who I am? Polis beyond the city (dall’11 maggio al 2 giugno nella chiesa di San Gaetano a Padova).

Tre le prospettive a partire dalle quali si articola il Festival che permetteranno al pubblico una scelta ampia e diversificata per: farsi illuminare e leggere la storia attraverso le Sacre Scritture, riflettere sulla città come luogo/non luogo da costruire, abitare e approfondire le prospettive di sviluppo delle città e dell’idea di cittadinanza.

  • La prospettiva biblico-teologica viene aperta dall’intervento del priore camaldolese Alessandro Barban sul nuovo abitare di Gesù con un doppio appuntamento insieme a Isabella Tiveron (10 maggio, al Museo diocesano e a Casa Madonnina di Fiesso d’Artico); e dalla presentazione di due volumi di Ortensio da Spinetoli – L’inutile fardello e Introduzione ai Vangeli dell’infanzia con Brunilde Neroni, don Luciano Locatelli e don Giovanni Brusegan (10 maggio al Centro Universitario), per snodarsi nei giorni successivi attraverso vari temi, intrecciando la Scrittura, la Chiesa e il mondo (La Chiesa e i divorziati, 11 maggio, con Luigi Sandri e Nicoletta Sonino); riflettendo sull’Apocalisse (Città celeste, città terrena. Gerusalemme nell’ultimo libro della Bibbia, 11 maggio, con Giuseppe Casarin); ragionando sulla città come grammatica delle relazioni umane (Dal conflitto alla condivisione con Lidia Maggi e Patrizia Parodi, 11 maggio); e sulla comunità cristiana nel suo essere parte della città (La comunità cristiana nella città secolare, 12 maggio con Vincenzo Rosito, Sabino Chialà, don Armando Matteo, don Livio Tonello). Ma non mancherà un appuntamento interreligioso (La Bibbia dell’amicizia. Ebrei e cristiani commentano insieme le Scritture, con Gadi Luzzatto Voghera, Giulio Michelini, Daniele Garrone, rav Adolfo Aharon Locci, Lucia Poli, 12 maggio); una riflessione su L’esperienza di Dio oggi: anche in città?, il 12 maggio con don Chino Biscontin e Giuseppe Casarin; e un approfondimento con i ragazzi dell’iniziazione cristiana a confronto con l’evangelista Marco, grazie a un volume di don Giorgio Ronzoni (La storia di Marco e Barbaba. Per celebrare e ricordare la tua confermazione e prima comunione, domenica 12 maggio al Museo diocesano).
  • La prospettiva artistica comprende mostre, itinerari tra luoghi e spazi del territorio, incontri, laboratori artistici e di scrittura per bambini (a Campese, Monastero dell’Invenzione della Santa Croce sabato 11 e domenica 12 maggio), fino agli spettacoli: sabato 11 maggio (Venezia Salva, tragedia incompiuta di Simone Weil, ore 18.30 nella chiesa di Santa Caterina a Padova); domenica 12 maggio (Fratelli In Italia al Centro Culturale San Gaetano, ore 17 a Padova; il musical Il Sogno di Giuseppe alle ore 18 al teatro dell’Opera della Provvidenza a Sarmeola di Rubano), e in appendice lunedì 13 maggio lo spettacolo di Teatrocarcere alla casa di reclusione Due Palazzi (Babele: another brick in the wall). Non mancherà poi il linguaggio del cinema (muto in questo caso) introdotto dal gesuita padre Guido Bertagna (Metropolis, domenica 12 maggio, al Centro Universitario).
  • La prospettiva politica e sociale con appuntamenti dedicati all’Etica nella città (con Simone Morandini, Giuseppe Milan e Germano Bertin, venerdì 10 maggio); ma anche alla costruzione della casa comune pensando all’Europa (10 maggio, con Paolo Feltrin e Gianluca Toschi) e al Dossier Disarmo (10 maggio con Carlo Cefaloni e Umberto Zampieri). Spazio sarà dedicato ai temi dell’Agenda 2030 (Abitare la città, abitare la terra, sabato 11 maggio, con Gabriella Caramore, Marco Castrignanò e Luigi Gui); alle pratiche generative di welfare (Dal welfare aziendale al welfare di comunità, 11 maggio, con Franca Maino, Paolo dell’Oro e Fabio Streliotto); alle riflessioni sul futuro della città (Ri-generare, per la Polis del futuro, 11 maggio, con Silvano Petrosino, Maurizio Trabuio e Antonio D’Ovidio), al volume – I volti della città – di un famoso architetto e urbanista, Ludovico Quaroni, su cui ragioneranno sabato 11 maggio Franco Posocco e Angelo Pasotto. In un quartiere-laboratorio della città di Padova – l’Arcella – verrà dato spazio all’educazione alla cittadinanza (12 maggio, Ubuntu_da abitanti a cittadini: utopia educativa?) con Andrea Porcarelli, Francesca Memo, Paola Cosolo Marangon, Arturo Lorenzoni).

Un Festival, quello contestualizzato a Padova, che vede significative collaborazioni da parte di istituzioni (Comune e Nuova Provincia di Padova, Università, Ufficio Scolastico Territoriale, Centro Servizio Volontariato), Fondazioni (Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Centro Universitario, Lanza, ecc.), Consiglio della Chiese cristiane di Padova, Collegio Gregorianum, associazioni (UCID, Noi Associazione, Kalétheia, UCAI, ecc.), scuole (l’istituto Valle) e di privati.

Tra le novità di quest’anno c’è un ulteriore ampliamento del territorio diocesano interessato dal Festival. Infatti, oltre a Padova e Fiesso d’Artico (Ve), altri incontri si terranno in questa edizione a Este (Pd), Rubano (Pd) e Campese (Vi). La pluralità di luoghi coinvolti in città e nel territorio diocesano evidenzia una crescente diffusione del Festival e dell’interesse di anno in anno si consolida attorno a questa ricca proposta di appuntamenti.

«Obiettivo del Festival – commenta don Roberto Ravazzolo, responsabile del Festival per Padova – non è dare soluzioni alle tante questioni che ruotano intorno alla città di oggi, ma generare processi a partire da alcune buone domande: cosa vuol dire abitare/co-abitare? Siamo disposti a lasciarci coinvolgere dalle sfide/opportunità che interessano oggi la città? La città è un intreccio di reti sovrapposte (commercianti, studenti, residenti, terzo settore, ecc.): come elaborare uno sguardo di sintesi? Inoltre, la Diocesi di Padova è impegnata a ripensare i modi e le forme della presenza ecclesiale nella città dell’uomo: come essere chiesa di comunità senza perdere la dimensione di chiesa popolare? Si tratta di rimettere al centro le relazioni, recuperare l’appartenenza come incontro delle diversità, equilibrio tra unità e molteplicità».

Il Festival Biblico a Padova è reso possibile grazie al sostegno economico e logistico di Diocesi di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Padova, Noi Associazione e a numerosi altri partner.

Patrocinano il Festival Biblico a Padova: Comune di Padova, Comune di Fiesso d’Artico, Nuova Provincia di Padova, Camera di Commercio di Padova, Università di Padova, Esu, Miur-Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo.

Tutti i nomi del Festival (compresi gli eventi anteprima): Ioannis Antoniadis, Alessandro Barban, Leandro Barsotti, Guido Bertagna, Germano Bertin, Enzo Bianchi, Chino Biscontin, Giovanni Brusegan, Domenico Canciani, Gabriella Caramore, Giuseppe Casarin, Marco Castrignanò, Franco Cesarini, Andrea Colasio, Carlo Cefaloni, Sabino Chialà, Monica Codena, Paola Cosolo Marangon, Paolo dell’Oro, Antonio D’Ovidio, Greta Devos, Davide Fagherazzi, Giovanni Fava, Paolo Feltrin, Guglielmo Frezza, Daniele Garrone, Marcello Gasparini, Luigi Gui, Arturo Lorenzoni, Luciano Locatelli, Adolfo Aharon Locci, Gadi Luzzatto Voghera, Lidia Maggi, Franca Maino, Francesca Marcellan, Marina Marcolin, Armando Matteo, Francesca Memo, Antonella Meneghin, Giulio Michelini, Giuseppe Milan, Vasco Mirandola, Simone Morandini, Brunilde Neroni, Giulio Osto, Patrizia Parodi, Angelo Pasotto, Silvano Petrosino, Lucia Poli, Franco Posocco, Andrea Porcarelli, Sandro Previsani, Roberto Ravazzolo, Alberto Riello, Ermes Ronchi, Giorgio Ronzoni, Vincenzo Rosito, Luigi Sandri, Stefano Scandaletti, Nicoletta Sonino, Fabio Streliotto, Isabella Tiveron, Livio Tonello, Gianluca Toschi, Gabriele Toso, Piero Toso, Maurizio Trabuio, Silvano Trincanato, Adele Trocino, Silvia Vecchini, Gheorghe Liviu Verzea, Rosanna Virgini, Maria Antonietta Vito, Mary Waite, Umberto Zampieri, Maria Cinzia Zanellato.

E ancora: gli attori degli spettacoli di Teatrocarcere Due Palazzi e della Compagnia amatoriale Music All; i musicisti dell’Orchestra Nova Symphonia Patavina; i giovani dell’Aperi-Agorà; i rappresentanti di Delta Tour e Consorzio Poetico Nubivaghi.

Tutte le informazioni su: www.festivalbiblico.it e sui canali social

 

 

Padova, 3 maggio 2019

CS 96/2019

 

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