Il Centro Universitario ti offre il caffè e presenta A.GIO ‘ giovani in rete, il progetto che mette in rete 20+1 associazioni giovanili

Sono 20 attualmente le associazioni e realtà giovanili che trovano un luogo per ritrovarsi nel Centro universitario di via Zabarella 82 a Padova. Realtà che si incrociano ma non sempre s'incontrano. Per dare una possibilità di incontro e condivisione e far intrecciare realtà aggregative giovanili e nuove occasioni di scambio, il Centro universitario ha avviato il progetto aGio - giovani in rete, A come attivazione, G come giovani: perché quando i giovani si attivano, l'attività si fa giovane. Fantasia, passione e competenza si intrecciano in modo piacevole e divertente. E aGio è anche il contrario di disagio!

Un progetto che nasce dall'incontro delle 20+1 realtà che già vivono il Centro universitario: dove il '+1' dice la possibilità di luoghi e orari per altre realtà.

 

aGio vuole mettere in rete queste diverse realtà e lo fa proponendo 30 MERCOLEDÌ tutti speciali da OTTOBRE 2011 A GIUGNO 2012, dalle 14 con la pausa caffè alle 23 in un ricco calendario che si articola in tre passaggi: da ottobre a dicembre 2011 nel segno dell'INCONTRO, da gennaio a marzo 2012 nel segno della TERRA e da aprile a giugno 2012 nel segno del SOGNO.

Ogni mercoledì il Centro universitario darà spazio alle associazioni e gruppi offrendo luoghi di incontro ma anche occasioni di riflessione, serate di interazione multiculturale, musica e bioaperitivi, reading e videoproiezioni'

Sempre il mercoledì ci sarà uno spazio per il silenzio (dalle 17 alle 18) per credenti e non credenti, per pregare, riflettere, meditare'

 

«I link virtuali ' sottolinea don Roberto Ravazzolo, rettore del Centro universitario ' sono importanti, ma non bastano a vincere le solitudini, le paure e le fragilità del singolo; a volte, anzi, le consacrano e le accrescono. Il contatto reale, il fare qualcosa per gli altri e con gli altri attivano delle esperienze che ti fanno sentire parte di un noi autentico, non fittizio. Un proverbio orientale dice: i nostri occhi vedono il mondo intero ma non vedono se stessi; hanno bisogno di qualcosa su cui riflettersi. Fare rete è accettare che gli altri riflettano qualcosa di me e mi aiutino a conoscermi e a essere me stesso. La diversità delle componenti della rete rimanda allo spettro dell'arcobaleno. È come se anch'io avessi un mio colore, come un pittore, ed è una grande cosa scoprire che siamo al mondo per colorarlo. AGio sarà un modo per prendersi cura della città, perché gli apparteniamo ed essa fa parte di noi. Non da soli ma insieme, per accrescere e migliorare il tessuto delle nostre relazioni».

«Il Centro universitario ' scrive nella prefazione al progetto Claudio Piron, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Padova ' è da tempo una realtà aperta a singoli, gruppi informali e associazioni che condividono la stessa modalità di proporsi ai giovani della città. Nel corso degli anni Progetto giovani e Centro Universitario hanno più volte messo insieme intelligenze, idee e qualche volta anche sogni, concretizzandoli in progetti comuni; 'aGio' è una nuova tappa di questo percorso, uno spazio che si apre ulteriormente alla città in una logica di rete e soprattutto di offerta e incontro tra alcune realtà che hanno partecipato negli anni alla crescita culturale del Centro e altre che si affacciano per la prima volta in questo luogo».

 

Il progetto è pensato per giovani e universitari di età compresa tra i 15 e i 30 anni, ma è aperto anche a tutte le persone che in qualche modo sono interessate alle attività proposte.

 

 

CS 211/2011

Padova, 19 ottobre 2011

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