Si chiama Daniela Thiella, ha 42 anni e nella vita lavora come grafico in uno studio di Bovolone in provincia di Verona. È la vincitrice del concorso di idee 'Logo Chiesa di Padova', che la Diocesi ha lanciato lo scorso 10 dicembre.
La presentazione del logo, dell'autrice e la premiazione con la consegna di un primo assegno di ' 3.500,000 (un secondo di ' 1.500 verrà consegnato al termine dell'elaborazione del manuale d'uso con le linee guida, previsto entro il 30 giugno 2014) si è svolta all'interno del Battistero della Cattedrale di Padova, la cui cupola è decorata dai preziosi ' per raffinatezza, significato e valore artistico ' affreschi di Giusto de' Menabuoi. E proprio l'affresco del Paradiso del Battistero era uno dei tre soggetti (insieme alla prospettiva architettonica del complesso Battistero-Cattedrale e alle sculture dei santi Giustina e Prosdocimo di Giuliano Vangi) posti all'attenzione dei concorrenti come riferimento per ideare il logo Chiesa di Padova.
Al concorso di idee, a carattere nazionale, hanno partecipato 88 concorrenti, da tutta Italia. Circa la metà dei lavori provenivano da fuori regione. Di questi 88 progetti, 28 sono stati esclusi dalla valutazione della commissione esaminatrice per mancanza di uno o più requisiti previsti dal bando.
La commissione esaminatrice era composta da don Renato Marangoni (vicario episcopale per l'apostolato dei laici), in qualità di presidente; Andrea Nante (storico dell'arte e direttore del Museo Diocesano di Padova), Stefano Bianchi (architetto e membro della Commissione diocesana Beni culturali), Peter Paul Eberle (grafico), Virginia Baradel (storica dell'arte), Valeria Friso (ricercatrice in ambito pedagogico all'Università di Bologna) e don Mirco Zoccarato (presbitero diocesano con esperienza e competenza grafica).
La commissione ha esaminato e valutato i progetti in concorso secondo i criteri previsti dal bando che possono essere riassunti attorno a tre grandi ambiti: originalità, impressione estetica e riproducibilità. Al termine dei lavori della commissione, conclusi entro l'11 aprile 2014, si è giunti alla definizione di un vincitore e di due progetti segnalati.
Il progetto vincitore, a cui andrà un riconoscimento complessivo di 5 mila euro, è quello di Daniela Thiella. La giuria ha inoltre segnalato altri due progetti per caratteristiche e qualità grafiche: quello di Aledigitale di Alessandro Chiarini di Molinetto di Mazzano (Brescia) e di Paolo Durighello di Maserà di Padova.
Tutti e tre i progetti, come gran parte di quelli pervenuti, hanno come motivo ispiratore l'affresco del Battistero della Cattedrale.
«Il logo vincitore del concorso - commenta Virginia Baradel a nome dell'intera commissione esaminatrice - appare come una forma esemplare nell'ambito dei codici della comunicazione visiva contemporanea. Il riferimento alle fasce concentriche della cupola del Battistero, con tutto il carico iconografico prezioso che si irradia a partire dalla figura di Cristo Pantocratore, è ridotto all'essenziale, a una sequenza di cerchi concentrici che procedono dal segno elementare della croce. L'essenzialità e l'irregolarità esitante, manuale, che non chiude ma si assottiglia e s'interrompe, lasciando uno spiraglio verso est, possiedono un forte indice di contemporaneità. Sono presenti, infatti, sia l'illusione ottica della vibrazione e della profondità, sia l'estrema semplificazione del segno. Nell'alveo dell'illusione ottico-cinetica s'innesta il concetto, ancor più attuale, del ritorno ai fondamentali, a forme di purezza primitiva che non avviene in modo naif, ma per una forma di consapevolezza estrema dello scibile artistico contemporaneo che ha introdotto l'idea di segno come 'posizione': un punto in grado di generare infinite proliferazioni nell'iperspazio dei cieli virtuali».
«L'ispirazione primitivo-arcaica di questo nuovo logo, secondo una forma artistica contemporanea prelude all'apparire di un simbolo per la Chiesa di Padova» - commenta don Gianandrea Di Donna, docente di Liturgia alla Facoltà Teologica del Triveneto e membro del gruppo di lavoro che ha confezionato il concorso di idee.
Il logo è simbolo che rappresenta qualcosa di vivo, di vitale, che nel tempo acquisisce un suo valore simbolico, come sottolinea don Di Donna: «Sarà la sua storia ecclesiale, entro la vita e la traditio Ecclesiæ Patavinæ, che lo renderà, per gradi, per appropriazione, per collocazione, per uso, per riconoscibilità, per parola detta, per incontro fatto, per 'storia mediatica' (stampa, libri, carta, siti web') il segno 'riconoscibile' per la Chiesa di Padova».
Nei prossimi mesi il gruppo di lavoro che ha seguito il progetto del concorso di idee, insieme alla commissione esaminatrice, strutturerà una mostra in cui verranno presentati i progetti che hanno partecipato al concorso di idee.
E contemporaneamente si avvierà un processo di ricezione del nuovo logo che la Chiesa di Padova adotterà per la comunicazione ufficiale.
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