La presentazione della prima traduzione in italiano delle ESPOSIZIONI di Afraate, saggio persiano del IV secolo d. C. e il concerto di chitarra classica di Fabio Corsi

Denso e particolarmente ricco il programma di mercoledì 23 maggio al Centro universitario in via Zabarella 82, che all'interno della proposta A.Gio ' giovani in rete, vede due eventi d'eccezione accanto agli incontri classici: la pausa caffè alle ore 14, lo spazio counselling dalle 14.30, il laboratorio ri-ciclo kmzero-Sos bici, lo spazio silenzio alle 17 e l'incontro della Fuci alle ore 18.

Il primo appuntamento è alle ore 16 con un momento particolarmente significativo sul piano culturale e storico, che vede protagonista la prima traduzione in italiano delle Esposizioni del saggio persiano Afraate. La prima presentazione del volume AFRAATE. LE ESPOSIZION - edito da Paideia e curato dal monaco di Bose - è promossa da Galilei: Gruppo cristiano di Studio e Syriaca. Ricerche siriache in Italia, associazione attualmente presieduta dal professor Paolo Bettiolo, docente di storia del cristianesimo e studioso di monachesimo siriaco, che per l'occasione si ritrova a Padova per la propria riunione annuale.

All'incontro interverranno: ALBERTO CAMPLANI (esperto di cristianesimo copto e siriaco dell'Università di Roma La Sapienza), MANUEL NIN, (rettore del Pontificio Collegio Greco), EMIDIO VERGANI (docente di siriaco al Pontificio Istituto Orientale).

Le Esposizioni, composte tra il 336 e il 345 d. C. rappresentano la più antica opera datata, e una delle più importanti, dell'antica letteratura cristiana siriaca, restituendo il variegato panorama della chiesa di Persia nel IV secolo. L'autore, Afraate, apparteneva a un particolare gruppo di consacrati, tipico della realtà ecclesiale di questa regione, quello dei «membri del patto», che vivevano solitari o in piccole comunità, pur mantenendo un forte legame con il resto della chiesa locale. A costoro l'autore, rivolge le sue esortazioni alla preghiera, al digiuno, alla perseveranza e alla carità. Tratto peculiare dell'opera sono le frequenti ed elaborate citazioni, prese sia dall'Antico che dal Nuovo Testamento, a dimostrazione della formazione eminentemente biblica di un autore che, pur nella manifesta lontananza dalla filosofia classica e dalle dispute cristologiche che travagliavano la sua epoca ad occidente della Persia, mostra un'altra, assai profonda ed emblematica, comprensione teologica, tipica del cristianesimo del suo tempo.

Il pomeriggio prosegue alle ore 19, con il concerto di chitarra classica di Fabio Corsi, vincitore del Premio Marlen, che proporrà musiche di Bach, Scarlatti, Paganini, Tarrega, Albeniz, Regondi.

Fabio Corsi è nato a Padova nel 1994. Inizia a suonare la chitarra nel 2003. Nel 2005 ha ricevuto dal Comune di Padova il premio A. Lincetto come talento emergente. Dal 2006 è allievo del Maestro Edoardo Catemario e ha frequentato corsi di perfezionamento con i maestri Eduardo Fernandez e Michael Lewin. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali ricevendo 9 primi premi e premi speciali per l'interpretazione. Ha suonato in concerto a Roma, Siena, Napoli, Salisburgo, Lipsia. Dal 2009 ha formato un duo con la sorella Paola, mezzosoprano, con la quale si è esibito a Siena, Napoli e Lipsia. Fabio suona con una chitarra Ribot y Alcaniz del 1910.

 

 

CS 138/2012

Padova, 21 maggio 2012

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