Presentato oggi il ‘Progetto S3’ per incentivare la donazione di sangue a Padova

Sport, Salute e Solidarietà. Sono i capisaldi del nuovo 'Progetto S3', finalizzato a sensibilizzare un maggiore numero di cittadini sulla necessità di donare sangue a Padova, che ha preso il via ufficialmente oggi, mercoledì 17 dicembre, con la presentazione alla stampa.

L'iniziativa è promossa dal Centro sportivo italiano di Padova (Csi), dalla Federazione italiana associazioni donatori di sangue (Fidas) e dall'Associazione volontari italiani del sangue (Avis), con l'appoggio della Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Diocesi di Padova.

Il messaggio sarà veicolato, oltre che nelle parrocchie, attraverso tutte le squadre di calcio a 11 e di calcio a 5 che partecipano ai campionati provinciali del Csi. Sui campi di gioco saranno esposti gli striscioni Play & Give e Dona sangue e salvi una vita forniti da Fidas e Avis. Sarà anche istituita la Coppa delle donazioni, che verrà consegnata a fine stagione al club che si distinguerà per il più alto numero di donazioni di sangue effettuate nel periodo del progetto. A questa speciale competizione potranno partecipare, oltre ai giocatori, familiari e amici degli stessi che vogliono aderire all'iniziativa e aiutare una squadra a classificarsi tra le prime posizioni.

In collaborazione con i medici del Pronto soccorso della Ulss 17 di Este, Fidas e Avis organizzeranno, a partire da fine gennaio 2009, nelle loro sedi di Padova, Este, Conselve e Cervarese Santa Croce anche corsi di formazione sul tema del primo soccorso traumatologico e cardiologico. I corsi ' della durata di 8 ore ' prevedono formazione teorica e addestramento pratico, tenuti da infermieri professionali e personale sanitario del Pronto soccorso. Ai partecipanti è previsto il rilascio di un attestato di partecipazione (non valido ai fini di legge come corso di primo soccorso), e la fornitura di documentazione formativa.

«Educare attraverso lo sport è la nostra filosofia ' sottolinea Marco Illotti, presidente Csi Padova ' ciò significa anche aiutare gli altri. Siamo orgogliosi di poter dare un contributo a questo nobile progetto attraverso il coinvolgimento di tutte le nostre società sportive. Come ente di promozione sportiva e sociale non potevamo sottrarci a questa iniziativa, sposata subito dalla Pastorale per il tempo libero, turismo e sport della Diocesi di Padova. La speranza è di coinvolgere il più alto numero di persone possibile. Come Csi mettiamo a disposizione i nostri associati, ovvero 8-10 mila atleti in rappresentanza di oltre un centinaio di società. Partiamo con il calcio, ma di sicuro il progetto sarà allargato alle altre discipline sportive del Csi. L'auspicio è che anche le altre Federazioni ed Enti di promozione sportiva e sociale aderiscano».

Il progetto vede il fattivo coinvolgimento della Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Diocesi di Padova, che in questa iniziativa vede un'occasione e una modalità lodevole per invitare le persone a fare qualcosa per aiutare a vivere chi è in difficoltà e concorrere così alla salvaguardia della vita umana. Attraverso l'ufficio diocesano il messaggio verrà veicolato in tutte le parrocchie del territorio.

«Il problema della carenza di sangue è datata da molti anni a Padova ' aggiunge Fabio Sgarabottolo, presidente regionale Fidas ' Purtroppo il territorio non riesce a esprimere tutte le donazioni necessarie a sostenere l'attività del polo ospedaliero. Il trend è preoccupante. Se a livello regionale l'aumento di donazioni è dell'1,8 per cento annuo, a Padova è sempre stato in calo: 1-2 per cento negli ultimi anni; e solo nel 2008 siamo riusciti a frenare un po' la tendenza registrando un calo dello 0,06 per cento. Numeri negativi a fronte di un aumento di consumi di sangue ' Padova e provincia ' che è pari a 1,8 per cento annui».

«Questo progetto è un'occasione da non perdere ' precisa Alberto Argentoni, presidente regionale Avis ' Punta sulla sensibilità degli sportivi, che rappresentano il target più adeguato per donare sangue. Oltre a promuovere la donazione, valore aggiunto del Progetto sono i corsi che realizzeremo insieme al personale medico e infermieristico dell'Ulss 17 di Este per informare e addestrare dirigenti, allenatori, educatori alle modalità di primo soccorso traumatologico-cardiologico».

«Un terzo dei nostri donatori hanno meno di 28 anni ' aggiunge Roberto Mantovan, consigliere provinciale Fidas ' con il Progetto S3 Sport, salute, solidarietà, puntiamo soprattutto sui giovani. C'è necessità di un ricambio generazionale e di sempre nuove forze per andare a coprire le esigenze che ci vengono richieste dall'ente ospedaliero».

Nel corso della conferenza stampa sono stati anche ricordati i parametri 'standard' del donatore: età 18-65 anni; peso minimo 50 chilogrammi, pressione arteriosa compresa tra 70 (minima) e 140 (massima); emoglobina 12,5 grammi/decilitro per le donne, e 14 grammi/decilitro per gli uomini.

In allegato il materiale consegnato in cartella stampa

Per ulteriori informazioni

Ufficio stampa Diocesi di Padova, Sara Melchiori: 049-8771757

Ufficio stampa Csi Padova, Pierpaolo Spettoli: 388-8497631

COMUNICATO STAMPA 224/2008

Padova 17 dicembre 2008

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