Una tela di Giustina De Toni dedicata a Edith Stein

In occasione della festività di Santa Caterina d'Alessandria, mercoledì 25 novembre, alle ore 19, nella chiesa di Santa Caterina a Padova (via Cesare Battisti 245), durante la Messa in sol maggiore D 167 per soprano, tenore, basso, coro a quattro voci miste e orchestra di Franz Schubert, realizzata all'interno della XVI Rassegna di eventi musicali della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, sarà benedetta e inaugurata una nuova immagine sacra dedicata a Santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, realizzata da Giustina De Toni.

La chiesa è dedicata a una martire del 305, Caterina d'Alessandria, che aveva fama di sapienza e di notevole preparazione, anche intellettuale, ed è patrona dell'Università di Padova e della facoltà di Giurisprudenza in particolare. La sua effigie compare tutt'oggi nello stemma dell'Ateneo. Alla sua testimonianza viene affiancata ora quella di una donna, filosofa e martire del nostro tempo: Edith Stein, che è riuscita a coniugare ragione e fede, professionalità e vangelo. Una testimone importante per chi è quotidianamente impegnato nelle alchimie del sapere.

La pala
L'immagine è dominata da una grande croce di luce che divide e unisce le due dimensioni principali della vita di Edith, la sua ricerca filosofica e culturale e la sua identità di donna ebrea che ha condiviso il destino del suo popolo fino alla morte. La stoltezza della croce è la sapienza che supera ogni conoscenza, è l'apice del suo percorso alla ricerca della verità, è il motivo della sua conversione e della sua scelta religiosa, è la risposta alle inquietudini e agli orrori del suo tempo. Verso di essa Edith reclina dolcemente il capo quasi cercando riposo nel Dio a lungo cercato e il suo sguardo assorto sembra invitare all'arrendevole consegna della complessità dei nostri pensieri in Lui.
Tra la luce calda dell'oro della croce si trova: a sinistra, su fondo scuro, il filo spinato e la stella di Davide, che rappresentano la drammatica vicenda del popolo ebraico; a destra il rosso acceso del fondo che richiama la passione di Edith per la ricerca di Dio attraverso lo studio e la conoscenza delle scienze umane. Sulle sue ginocchia la penna appoggiata al libro vuole indicare la sua instancabile attività di cercatrice capace di elaborare con finezza d'animo la conoscenza acquisita. La palma del martirio ai suoi piedi è il segno della sua testimonianza, eroica fino alla fine.


L'artista
Giustina De Toni
, vive e lavora a Padova. La sua ricerca artistica non si può disgiungere dal cammino spirituale che attraversa le varie fasi della sua vita, dagli studi artistici al percorso di iconografa, alla complessa ricerca di sintesi tra tradizione ed innovazione e di equilibrio tra mistica ed eros. I suoi lavori suggeriscono itinerari contemplativi attraverso richiami simbolici che evocano i luoghi dell'interiorità e della spiritualità.
La sua produzione artistica è per lo più legata alle commissioni che le vengono affidate, che si alternano a periodi in cui si dedica a cicli pittorici più liberamente ispirati. Tra questi ricordiamo il 'Cantico dei Cantici', il 'Cantico delle Creature' e il 'Saluto alla Vergine' di San Francesco.


 

comunicato stampa 239/2009
Padova, 24 novembre 2009
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