Domani mercoledì 1 aprile, alle ore 19.30, all’Opera della Provvidenza Sant’Antonio di Sarmeola di Rubano, il vescovo Antonio Mattiazzo guiderà la Via Crucis diocesana e insieme ai giovani dell’Azione cattolica celebra la XXX GMG (Giornata mondiale della gioventù). Filo conduttore di quest’anno è il versetto biblico «Beati i puri di cuore perché vedranno Dio» (Mt 5,8).
Ai partecipanti è raccomandato il digiuno dal pasto serale come segno di penitenza e solidarietà. Il ricavato delle offerte raccolte sarà devoluto a Progetto Miriam, un’iniziativa delle suore Francescane dei poveri, partita nel 1998 come risposta a un appello del vescovo; appello di cura verso le donne vittime della tratta e, nel tempo, apertosi all’accoglienza di donne in gravidanza, mamme con bimbi piccoli e ragazze straniere in situazioni di particolare disagio.
L’itinerario della Via Crucis si svilupperà in cinque stazioni, le prime quattro si svolgeranno all’esterno nel parco dell’Opsa, la quinta e la conclusione in chiesa. Le prime quattro tappe saranno accompagnate da altrettante “croci” in legno, realizzate dai gruppi giovanissimi dell’unità pastorale della Guizza, della parrocchia di Mestrino, dell’unità pastorale di Vò, della parrocchia di Sant’Angelo di Piove di Sacco (in allegato la foto di una delle croci).
Il percorso della Via Crucis diocesana proporrà di vivere la “passione del Signore” attraverso le persone che Gesù ha incontrato nel suo drammatico tragitto (Pilato, la madre, il Cireneo, le donne che piangono, il Centurione) e per ciascun incontro sarà data una sottolineatura particolare, grazie alle testimonianze di vita di alcuni giovani e adulti.
«Vogliamo metterci in cammino – si legge nella presentazione – con quegli uomini che hanno visto il volto di Gesù, vogliamo metterci in cammino con Pilato che ha guardato Gesù dritto negli occhi ma non ha creduto, in cammino con Maria che custodiva nel suo cuore tutto quello che i suoi occhi vedevano, in cammino con Simone di Cirene, un uomo reso beato nella sua inconsapevolezza, vogliamo metterci in cammino con le donne di Gerusalemme gonfie di lacrime, in cammino con il Centurione che guardando Gesù ha visto e ha creduto di essere davanti al figlio di Dio. Vogliamo camminare al loro fianco questa sera, vedere attraverso i loro occhi e sentire con il loro cuore perché possiamo arrivare a dire “Beati noi!” davanti a quella croce, davanti all’amore di Dio che lì ci ha resi santi».
Ogni tappa della Via Crucis vedrà la lettura del brano evangelico, di un passaggio del messaggio di papa Francesco per la XXX GMG e sarà accompagnata da un gesto da vivere in quel momento. A portare le testimonianze saranno un fisico (su cos’è la verità); una giovane donna che ha vissuto la maternità a vent’anni; un ragazzo di 19 divenuto volontario dell’Opsa dopo aver conosciuto questa realtà per adempiere a un obbligo di servizio sociale a seguito di un disguido giudiziario; alcune suore francescane dei poveri che seguono il progetto Miriam a cui verranno destinate le offerte; un catecumeno eletto che nella notte di Pasqua riceverà i sacramenti dell’Iniziazione cristiana e racconterà la sua esperienza di incontro con la fede e con Veronica, con cui ha condiviso il catecumenato e dal prossimo luglio condividerà la vita matrimoniale.
In Chiesa si entrerà simbolicamente per mano.
Alla quinta stazione seguirà la riflessione del vescovo Antonio, la benedizione finale e un momento di saluto dei giovani della Diocesi a mons. Mattiazzo.
CS 97/2015
Padova, 31 marzo 2015
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